SABLES d'OLONNE, Les (A. T., 35-36)
Città marittima della Francia occidentale, capoluogo d'arrondissement nel dipartimento della Vandea, con 13.660 ab. nel 1931; l'abitato sorge su un cordone litorale che separa un'antica laguna, in gran parte ora occupata da saline. Lungo la bella spiaggia che si stende a semicerchio per circa 2 km., e per la quale la città è frequentatissima stazione balneare, sorgono alberghi, pensioni e ville. Il canale che mette in comunicazione l'Oceano con la laguna separa les Sables d'Olonne dal recente sobborgo di La Chaume. Attivo centro peschereccio, il suo porto accoglie una flotta di 400 battelli da pesca; il pesce fresco viene inviato a Parigi, mentre le sardine vanno ad alimentare gli stabilimenti di Nantes. Una linea ferroviaria unisce la città a La Roche-sur-Yon.
La battaglia navale delle Sables d'Olonne. Il 23 febbraio 1809 le fregate francesi Italienne (comandante P.-R. Jurien de la Gravière), Calypso (comandante L. Jacob) e Cybèle (comandante L. Cocault) si dirigevano da Lorient per Rochefort allo scopo di ricongiungersi alle altre unità del contrammiraglio J.-R. Willaumez. Nei pressi di Belle-Île il semaforo comunicò alla divisione francese la presenza di unità nemiche inglesi; era la divisione Stopford, che, dopo aver trascorsa la notte all'Isola di Aix, aveva salpato all'alba del 24. Essa era composta del Caesar (comandante J. Richardson), nave ammiraglia, del Defiance (comandante H. Hotham), del Donegal (comandante T. Heywood), della fregata Amelia (comandante J. Irby) e di un brigantino. L'Amelia attaccò la Cybèle che si trovava distanziata dal gruppo, ma per il pronto intervento dell'Italienne e della Calypso l'attacco fallì. Nonostante questo piccolo successo, il Jurien, considerata l'inferiorità delle sue forze, pensò in un primo momento di trovare riparo nella Loira; poi, meglio consigliato, decise di recarsi nell'ancoraggio delle Sables d'Olonne, dove era probabile che il nemico non avrebbe osato seguirlo, temendo la località fortificata e anche naturalmente protetta da scogli e bassi fondi. L'aiuto però che il comandante della divisione francese era sicuro di trovare alle Sables d'Olonne non fu pari all'attesa, giacché le due batterie di Saint-Nicolas e dell'Aiguille non erano in condizioni di buona efficienza e, quel che è peggio, difettavano di munizioni: nel porto si trovava ancorata la fregata Rapace. Quando le navi inglesi vennero all'attacco, la sproporzione di forze era evidente, ma essa fu compensata dalla più favorevole posizione e dalla maggiore abilità delle unità francesi.
Un primo attacco della Defiance fu controbattuto dal fuoco delle fregate francesi, e il bombardamento intenso della Caesar, della Donegal e della Defiance fu per circa due ore coraggiosamente sostenuto e controbattuto dall'Italienne e dalla Cybèle. A mezzogiorno l'ammiraglio Stopford, considerando l'inutilità del suo attacco e i danni subiti in special modo dalla Defiance, risolse di ritirarsi. In tal modo la giornata si chiuse con un successo francese.
Bibl.: O. Troude, Batailles navales de la France, Parigi 1868; C. Randaccio, Storia navale universale antica e moderna, Roma 1891; A. V. Vecchj, Storia generale della marina militare, Livorno 1895.