Carax, Leos
Nome d'arte di Alexandre Oscar Dupont, regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 22 novembre 1960. Cineasta visionario, C. è riuscito a saldare, con due film molto amati e contestati come Mauvais sang (1986; Rosso sangue) e Les amants du Pont-Neuf (1991; Gli amanti del Pont-Neuf), l'eredità formale, teorica e ideologica della Nouvelle vague con produzioni imponenti e raffinate che, anziché ispirarsi alla magniloquenza hollywoodiana, volgono, disperate e romantiche, il proprio sguardo a determinati esiti del cinema di David W. Griffith ed Erich von Stroheim. La parabola estetica di C. è confinata quasi esclusivamente alla sola Francia dove la sua opera, in un momento storico di delicata transizione del pensiero cinematografico nazionale, ha riaffermato con forza una purezza del linguaggio che ha conquistato la critica militante in primo luogo rappresentata dai "Cahiers du cinéma".
Dopo gli inizi come critico cinematografico e dopo alcuni cortometraggi, tra cui l'apprezzato Strangulation blues (1980), nel 1983 ha realizzato Boy meets girl, una storia disperata sull'amore e la morte: girato in un ricercatissimo bianco e nero, il film rende omaggio dichiaratamente all'opera degli anni Sessanta di Jean-Luc Godard. Ma è con il successivo Mauvais sang che il regista si è affermato come talento ossessionato da una peculiare spregiudicatezza visiva; la lotta tra due bande per conquistare l'antidoto a un singolare virus è rappresentata in un vortice di immagini, colori e citazioni che vanno dal cinema muto ai fumetti. L'estremismo romantico di C. ha subito una violenta battuta d'arresto durante la lavorazione di Les amants du Pont-Neuf, a causa dell'aumento vertiginoso dei costi di realizzazione e dell'abbandono dei produttori. Nonostante le avversità, il regista è riuscito a portare a termine l'opera, ma la critica si è divisa ferocemente. I "Cahiers du cinéma", in particolare, hanno dedicato al film un numero fuori serie, illustrato soltanto con foto e bozzetti di lavorazione, senza alcuna parola di commento. Messo al bando dai produttori, C. ha impiegato otto anni prima di riuscire a portare sullo schermo Pola X (1999), liberamente tratto dal romanzo Pierre, or the ambiguities di H. Melville; radicalizzazione della poetica del regista, il film vanta la colonna sonora di Scott Walker.