RATTI, Leopoldo
RATTI, Leopoldo. – Musicista ed editore, appartenente a una famiglia di strumentisti, nato presumibilmente a Roma nell’ottavo decennio del secolo XVIII.
Il 6 agosto 1792 fu ammesso come violinista alla Congregazione dei musici di Santa Cecilia. La sua attività di musicista, scarsamente documentata, spaziò dalla partecipazione come primo violino nell’orchestra romana del teatro Apollo (1818) all’appartenenza a diverse bande pontificie come suonatore di trombone (nell’agosto 1820 la Congregazione militare dichiarò che Ratti aveva «girato tutte le bande dei diversi Corpi di Truppa»; Antolini - Bini, 1988, p. 26). Prese parte anche ad alcune accademie vocali e strumentali tenute al teatro Valle (23 novembre 1807, 29 agosto 1810), in veste di violoncellista e, nel 1810, di riduttore di brani operistici di Niccolò Zingarelli. Nel dicembre 1810 fu nominato maestro di violoncello nella nuova Scuola di musica di Roma (mai entrata in funzione) voluta dal ministro francese, il barone Joseph-Marie de Gérando. La perizia del violoncellista è documentata: «Ratta est célèbre come violoncelliste, surtout pour l’accompagnement des récitatifs» (Kandler, 1828).
Dall’agosto 1820, in seguito alla sua supplica per esservi riammesso, Ratti fu aggregato alla Banda pontificia del primo reggimento di linea, con l’incarico di formare gli allievi in cambio di una gratificazione di uno scudo e mezzo al mese; l’incarico sarebbe dovuto durare sei anni, ma Ratti lo mantenne soltanto fino a tutto febbraio 1824; ebbe per allievi Giuseppe Taverni e Vito Babucci.
Nel 1821 Ratti entrò in società con il copista di musica Giovanni Battista Cencetti: il 19 ottobre i due ottennero da Pio VII la privativa quinquennale, poi prorogata da Leone XII fino a tutto il 1828, con un’esclusiva quinquennale per la stampa di musica in litografia. La ditta, con la ragione sociale «Stamperia Litografica di Leopoldo Ratti e Gio: Battista Cencetti», ebbe sede dapprima nell’abitazione di Ratti in via de’ Spagnuoli presso S. Salvatore delle Coppelle n. 24 (1821-1823); con l’ingresso in società di Cesare Persiani, mutata la ragione sociale («Stamperia litografica di musica con privativa di Leopoldo Ratti e Gio: Batta: Cencetti e Comp.o»), Ratti traslocò abitazione e ditta in via de’ Sediari, cantone della Posta Vecchia n. 23 (1823-1828). Nell’estate 1823, al fine di fronteggiare negli Stati della Chiesa la concorrenza dei libri musicali stampati all’estero, Ratti e Cencetti chiesero e ottennero l’imposizione di un dazio sull’importazione di musica stampata, essendo riconosciuta la migliore qualità delle loro edizioni rispetto a quelle fiorentine; nel 1829, tuttavia, il privilegio non venne rinnovato.
Nel maggio 1829 Ratti si ammalò, come prova la richiesta di sussidio inoltrata alla Congregazione dei musici di Santa Cecilia; morì presumibilmente tra ottobre e novembre 1829, essendo datata 29 novembre 1829 la ricevuta per una messa eseguita in suo suffragio.
Dal matrimonio con Angela erano nati diversi figli: tra questi, Francesco assunse la gestione della tipografia dopo la morte del padre.
La produzione della casa tipografica negli anni di attività di Ratti, tra il 1821 e il 1829, annovera circa 350 titoli, prevalentemente riduzioni per canto e pianoforte o per pianoforte solo di musica operistica, in gran parte legata ad allestimenti dei teatri romani. In minor numero sono le edizioni di musica strumentale e vocale da camera. La casa tipografica stampò anche le primissime partiture orchestrali di opere rossiniane: Mosè in Egitto (1825), L’inganno felice (1826), Semiramide (1826-27), Il barbiere di Siviglia (1827-28), Ricciardo e Zoraide (1829; facsimile a cura di P. Gossett, New York 1980), e dopo la morte di Ratti ancora L’assedio di Corinto (1830; prima edizione Parigi 1826-27), Matilde di Shabran (1832) e Guglielmo Tell (1836-40; prima edizione Parigi 1829).
Fonti e Bibl.: F.S. Kandler, Sur l’état actuel de la musique à Rome, in Revue musicale, III (1828), p. 54; C. Sartori, Dizionario degli editori musicali italiani, Firenze 1958, p. 127; E. Zanetti, L’editoria musicale a Roma nel secolo XIX: avvio di una ricerca, in Nuova Rivista musicale italiana, XVIII (1984), pp. 191-199; B.M. Antolini - A. Bini, Music publishing in Rome during the 19th century, in Fontes Artis Musicae, XXXII (1985), pp. 31 s.; Eaed., Editori e librai musicali a Roma nella prima metà dell’Ottocento, Roma 1988, pp. 25-72, 143-190; R. Macnutt, R., Cencetti & Comp, in Music printing and publishing, a cura di D.W. Krummel - S. Sadie, New York-London 1990, p. 386; B.M. Antolini, Le edizioni rossiniane, in Rossini 1792-1992, a cura di M. Bucarelli, Perugia 1992, pp. 355-366; M. Twyman, La litografia musicale in Italia nella prima metà dell’Ottocento, in Fonti musicali italiane, I (1996), pp. 31-36; Id., Early lithographed music. A study based on the H. Baron collection, London 1996, pp. 437-448; B.M. Antolini, R. & Cencetti, in Dizionario degli editori musicali italiani, 1750-1930, a cura di B.M. Antolini, Pisa 2000, pp. 278-281; Id., Musica e teatro musicale a Roma negli anni della dominazione francese (1809-1814), in Rivista italiana di Musicologia, XXXVIII (2003), pp. 283-380; M. Grempler, Chronologie des Teatro Valle (1727-1850), appendice a Ead., Das Teatro Valle in Rom 1727-1850, Kassel 2012, http://www.dhi-roma.it/grempler_chronologie.html (19 maggio 2016).