Scrittore argentino (Villa María del Río Seco, Córdoba, 1874 - Buenos Aires 1938), esponente del modernismo americano, interessato ai movimenti culturali europei. Rubén Darío salutò con entusiasmo Las montañas de oro (1897) perché riproponeva, con immagini ricche di metafore e con uno stile ridondante, l'esotismo e l'ispirazione pagana che egli stesso aveva messo in voga. Seguirono Crepúsculos del jardín (1905) e Lunario sentimental (1909), che concludono il ciclo modernista della sua poesia. Con Odas seculares (1910) si apre un nuovo periodo nel quale gli elementi ispiratori sono l'amore, la famiglia, la propria terra, cantati in ritmi e strofe tradizionali. Appartengono a questa fase Romancero (1924), i Poemas solariegos (1927), Romances de Río Seco (1938), ecc. Le sue opere in prosa rivelano una grande maestria nell'uso della lingua e sono oggetto di un crescente interesse da parte della critica. Sono da ricordare, oltre ai saggi storici, filosofici, didattici, politici e filologici, La guerra gaucha (1905), Las fuerzas extrañas (1906), El payador (1911), Cuentos fatales (1924).