LEOPOLDO I re del Belgio
Figlio del duca di Sassonia Coburgo Saalfeld, nato il 16 dicembre 1790, entrò adolescente al servizio dello zar Alessandro I di Russia e militò negli eserciti di quel sovrano, finché Napoleone I, che controllava gelosamente l'attività dei principi tedeschi, non gl'impose di abbandonare il servizio militare russo alla vigilia di una rottura fra i due imperi. Nel 1813 L. riprese il suo posto accanto allo zar che accompagnò vittorioso a Parigi nella primavera del 1814. Nel maggio del 1816 fu prescelto come sposo della principessa Carlotta unica figlia di Giorgio IV d'Inghilterra. In forza di queste nozze L., che sarebbe stato un giorno il principe consorte, fu nominato duca di Kendall nella patria britannica.
La principessa Carlotta morì prematuramente nel 1817; ma egli rimase in Inghilterra dove lo raggiunsero i messi degl'insorti greci dopo che l'intervento delle potenze occidentali fece loro sperare la costituzione di una monarchia indipendente. L. rifiutò l'offerta del trono ellenico non avendo ottenuto dalle grandi potenze quelle precise garanzie di appoggio che egli riteneva indispensabili. Invece nell'estate 1831 egli accettò l'elezione a re dei Belgi. La Francia e l'Inghilterra con un protocollo firmato a Londra il 20 gennaio 1831 avevano fissato i confini del nuovo stato belga, ponendo come condizione del loro appoggio contro la minaccia olandese l'accettazione dei termini di questo protocollo; L., tenendo conto delle esigenze delle due potenze protettrici, non accettò l'offerta corona che dopo l'adesione dell'assemblea costituente belga al protocollo. Egli ottenne però con i cosiddetti diciotto articoli una estensione territoriale ai danni dell'Olanda e un riparto del debito pubblico comune assai favorevole ai Belgi. Aveva appena prestato, il 12 luglio 1831, giuramento alla costituzione provvisoria votata dal congresso quando fu costretto a invocare l'intervento militare della Francia per fermare l'invasione delle truppe olandesi. Il re Luigi Filippo inviò subito a Bruxelles il maresciallo Gérard con 50,000 uomini; ma, per garantire al nuovo stato l'indipendenza e la neutralità arrestando l'avanzata olandese, dovette accordarsi con l'Inghilterra per sostituire ai precedenti diciotto articoli un trattato di ventiquattro articoli che prevedeva la retrocessione alla casa d'Orange del Limburgo e la rinuncia del Belgio alle pretese sul Lussemburgo. Questi sacrifici non furono per il momento richiesti al re L., giacché il re d'Olanda rifiutò dal canto suo di accettare i ventiquattro articoli e la Francia mandò ancora una volta il Gérard a difendere il giovane regno, riuscendo finalmente nell'agosto 1832 a togliere agli Olandesi Anversa. Frattanto L. si era deciso a contrarre nuove nozze, sposando la figlia di Luigi Filippo, Luisa d'Orléans. Nel 1833 fu proclamata la nuova costituzione e nel 1839, dopo l'accettazione da parte del re d'Olanda dei 24 articoli, L. affrontò l'impopolarità, assumendosi la responsabilità d'applicare dal canto suo le gravose stipulazioni di quel patto. Il re dava prova di grande saggezza resistendo all'esasperazione di quel sentimento nazionale ch'egli tanto apprezzava nei suoi sudditi. Chiamando alternativamente al potere i capi della destra cattolica e della sinistra liberale, L. consolidò la sua autorità al disopra dei partiti. Alla vigilia della rivoluzione del 1848 egli aveva affidato il governo al capo della sinistra Rogier che seppe salvaguardare la monarchia. Il colpo di stato del 2 dicembre parve costituire una minaccia per il Belgio che si orientò verso l'alleanza austriaca. Verso la fine del regno di L. si disegnò un risveglio nel movimento fiammingo. Il re morì nel castello di Laecken il 10 dicembre 1865.
Bibl.: T. Juste, Leopold I roi des Belges. Sa vie e son règne, Bruxelles 1878; L. de Lichtervelde, La Monarchie en Belgique, Bruxelles 1921; E. C. Corti, Leopold I. von Belgien, Vienna 1922.