Scrittore d'arte (Ferrara 1767 - Venezia 1834). Fu in contatto con le più significative personalità della cultura, dal Foscolo al Canova, e durante la Repubblica Cisalpina e il Regno Italico rivestì alte cariche. Dal 1808 si dedicò esclusivamente allo studio divenendo direttore dell'Accademia (dal 1808) e presidente dell'Ateneo (dal 1812) di Venezia. Nel saggio Del bello (1808) traspaiono suggestioni dell'estetica kantiana e del pensiero sensista. Di grande importanza sono la sua Storia della scultura (1813-18; rist. 1823-24), in cui è notevole una rivalutazione dell'arte medievale, e le Memorie spettanti alla storia della calcografia (1831). La sua biblioteca d'arte, di cui pubblicò un esemplare Catalogo ragionato (1821), fu comprata nel 1824 dalla Biblioteca Vaticana.