STAFF, Leopold
Poeta polacco, nato il 14 novembre 1878 a Leopoli. Frequentò la scuola media e l'università nella città natale e nel 1901 acquistò una grande notorietà con la sua prima raccolta di liriche Sny o potédze (Sogni di potenza) cui seguirono il poema Mistrz Twardowski (1902), una seconda raccolta di poesie Dzień duszy (Il giorno dell'anima, 1903) e il dramma Skarb (Tesoro, 1904).
Già questi primi saggi della sua poesia rivelano un temperamento pensoso, sempre vigile ed esperto nella ricerca di adeguati mezzi formali per esprimere la serena fatica della propria ascesa spirituale. La conoscenza di sé stesso e dei proprî rapporti con la società fu dallo S. estesa e approfondita da un intimo contatto con diverse civiltà (fu ripetutamente in Italia, e durante la guerra mondiale trascorse alcuni anni in Russia) e con le più svariate letterature (pubblicò numerose versioni da D'Annunzio, Deledda, Michelangelo e dei Fioretti di S. Franceco). Poetò senza fretta e senza mai indulgere a facili virtuosismi, ma indefessamente; e ai volumi citati fece seguire numerosi altri, intercalando tra le liriche (Galâûkwitnâca, Il ramo fiorente, 1908; Uśmiechy godzin, I sorrisi delle ore, 1910; Łabédû i lina, Il cigno e la lira, 1914; Pieśń o skowronku, Il canto dell'allodola, 1919; Sady, Giardini, 1919; Szumiâca muszla, La conchiglia sussurrante, 1921; Ucho igielne, La cruna dell'ago, 1929), alcuni drammi (Igrzysko, Spettacolo, 1909; Wawrzyny, Lauri, 1912, ecc.). Ma mentre questi ebbero poca risonanza, le liriche dello St. divennero il modello cui in primo luogo s'ispìrarono i poeti di quella generazione che si affermò negli ultimi anni della guerra mondiale e nel dopoguerra: Tuwim, Wierzyński, Slonimski sono tutti, sia pure in misura diversa, debitori dello Staff.
Ediz.: Pisma (Opere), voll. 20, Varsavia 1931-35.
Bibl.: K. Czachowski, Obraz wspólczesnej lit. polskiej (Rassegna della lett. pol. contemporanea), II, pp. 33-44; W. Borowy, L. S., in Slavonic Review, XI, 1932.