LEONZIO (Λεόντιος, Leontius)
Nome di varî personaggi, fra i quali ricordiamo:
1. L. di Bisanzio. - Nato verso il 485, forse a Costantinopoli, si fece monaco in giovane età prendendo viva parte alle dispute teologiche del tempo. Nel 519 fu a Roma, e poco dopo entrò a far parte della nuova "laura" (monastero) presso Gerusalemme. Sempre per controversie teologiche tornò a Costantinopoli nel 531 e verso il 542, e ivi poco dopo morì.
L'opera principale tra quelle rimaste sono tre libri Contro i Nestoriani e gli Eutichiani, nel primo dei quali confuta le due eresie insieme, nel secondo specialmente gli Eutichiani, nel terzo i Nestoriani: in quest'ultimo ha particolarmente di mira la persona e gli scritti di Teodoro di Mopsuestia, per il quale l'opera di L. rimane fonte di notizie. Altri scritti minori, trasmessi sotto il nome di L. (tutti editi, insieme con l'opera principale, in Patrol. Graeca, LXXXVI), sembra che contengano notevoli tratti autentici utilizzati in compilazioni posteriori. Nei suoi scritti L. si mostra non solo acuto dialettico, ma anche fornito di larghissima conoscenza della precedente letteratura patristica. Nella cristologia egli segue specialmente Cirillo d'Alessandria.
2. L. di Neapolis. - Fu vescovo di Neapolis (Nemosia) in Cipro, nella prima metà del sec. VII. Mentre non ci sono giunte notizie particolari sulla sua vita, ci sono pervenuti alcuni suoi scritti, di cui particolarmente notevoli una biografia di Giovanni Elemosinario patriarca d'Alessandria (documento storico di prim'ordine) e frammenti d'uno scritto polemico contro i Giudei, oltre a scritti minori ascetici.
Tutti sono editi in Patrol. Graeca, XCIII, ove la biografia di Giovanni Elemosinario è soltanto nella versione latina di Anastasio il Bibliotecario, mentre il testo greco è in H. Gelzer, Sammlung ausgew. kirchen- und dogmengeschichtl. Quellenschriften, V (Friburgo in B. 1893).
3. L. di Roma. - Fu archimandrita del monastero greco di S. Saba a Roma nella prima metà del sec. VII.
Scrisse in greco una biografia del vescovo d'Agrigento S. Gregorio (in Patrol. Graeca, XCVIII).
4. L. di Arles. - Fu arcivescovo di Arles nella seconda metà del sec. V e vi esplicò notevole azione contro le dottrine del predestinazionismo. Fu in relazione epistolare con papa Ilaro (461-68).
La corrispondenza fra L. e Ilaro (una sola lettera di L. a Ilaro), in Patrol. Lat., LVIII, 22-23, e in A. Thiel, Epistulae Rom. Pontificum genuinae et quae ad eos scriptae sunt, ecc., I (Brunsberg 1868, pp. 138-39).
Bibl.: Per L. di Bisanzio, Fr. Loofs, Leontius v. B. und die gleichnamigen Schriftsteller der griech. Kirche, in Texte und Untersuchungen, III, 1-2, Lipsia 1887; V. Ermoni, De Leontio Byzantino, Parigi 1895. Per L. di Neapolis, H. Gelzer, Ein griech. Volksschriftsteller des 7. Jahrh., in Hist. Zeitschrift, n. s., XXV (1889), pp. 1-38. E, in genere, Smith, A Dictionary of Christian Biography, alle singole voci.