LEONIDE (Λεωνίδης, Leonĭdes)
Architetto greco, di Nasso, fiorito nella seconda metà del sec. IV a. C. Come si rileva dall'iscrizione che era posta sull'architrave dell'edificio, in parte conservata (Inschr. von Olympia, n. 651), L. istituì e costruì, nel santuario di Olimpia, il Leonidaīon, destinato ad ospitare pellegrini ragguardevoli. Allo stesso artefice gli abitanti della città di Psōfís, in Arcadia, elevarono in Olimpia una statua onoraria, la cui base, con iscrizione, (op. cit., n. 294) fu trovata a nord del Leonidaīon. L'epigrafe di questo, in processo di tempo, fu cancellata, il che spiega l'errore di Pausania (V, 15, 2) che crede L. di Elide. È probabile che questo L. fosse lo stesso nominato da Vitruvio (De architect., III., praef., 11) come scrittore sulla Symmetria.
Il Leonidaīon si elevava all'angolo SO., fuori del recinto, dell'altis di Olimpia. Era costituito da un quadrilatero di m. 74 × 80 con un cortile interno di pianta quadrata, circondato da una serie di ambienti; sul lato O. si aprivano i più nobili, ai quali si accedeva attraverso una grande esedra quadrata, decorata a colonne doriche; in asse con questa sala, sul lato est, si apriva l'ingresso principale. Esternamente l'edificio era circondato da un porticato ionico di 138 colonne. Gli ambienti ricevevano luce e aria dal cortile interno. Nel periodo romano l'edificio fu modificato, ma la pianta rimase sostanzialmente la stessa; il cortile fu trasformato in giardino con vasche. Per lo stile, ionico con fregio senza decorazione figurata, il Leonidaīon rappresenta una fase di transizione dal sec. IV all'età ellenistica, perché presenta insieme forme d'arte classica e d'arte più recente. Al periodo classico richiama il tipo dell'acanto a lobi tondeggianti, nella decorazione del sima, mentre forme già ellenistiche sono l'ordinamento diastilo del colonnato dorico e le placche dipinte del kymàtion lesbico, sotto i palchetti del cornicione dorico. Evidenti influssi asiatici sono nella forma delle basi delle colonne ioniche.
Bibl.: E. Curtius, F. Adler, ecc., Ausgrabungen zu Olympia, V, Berlino 1881, p. 43 segg., tavole 41-43; id., Olympia, Ergebnisse d.... Ausgrabungen, I, Berlino 1892, tavole 62-66; A. Baumeister, Antike Denkm., II, s. v. Olympia, p. 104; W. Kroll, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie der class. Altertumswiss., xii, col. 2020; Weickert, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929, p. 89 seg. (con bibliografia).