REPACI, Leonida
(App. I, p. 966)
Scrittore italiano, morto a Roma il 19 luglio 1985. Partigiano a Roma, dopo la Liberazione fondò con R. Angiolillo e diresse per pochi mesi il quotidiano Il Tempo. La sua attività di pubblicista proseguì su varie testate: notevoli soprattutto le cronache teatrali (per Vie nuove e Paese sera), raccolte in Ribalte a lumi spenti, i-iii (1938-43), poi nel volume Teatro d'ogni tempo (1967). Tornato alla presidenza del premio Viareggio (da lui fondato nel 1929), dalla quale il regime fascista lo aveva estromesso, si occupò fino alla morte di quest'importante istituzione culturale.
Narratore fecondissimo, R. ha dato alle stampe molti romanzi nei quali all'impianto realistico si sovrappongono una certa intemperanza dello stile e un'accesa curiosità psicologica, spesso centrata sul tema del sesso. Vanno ricordati Un riccone torna alla terra (1954), Il deserto del sesso (1957; nuova ed. riveduta, 1959), Il pazzo del casamento (1959), Amore senza paura (1963), Magia del fiume (1965), Il caso Amari (1966), Lanterne rosse a Montevenere (1974). Ma il maggiore impegno di R. in campo narrativo è rappresentato dal vastissimo ciclo della Storia dei fratelli Rupe, i cui primi tre volumi, scritti e pubblicati negli anni Trenta, vennero rielaborati nel 1957 e poi, riuniti con il titolo complessivo Principio di secolo, nel 1969. Il ciclo, che attraverso le vicende di una famiglia calabrese ambisce a delineare la storia intera del nostro secolo, proseguì con i volumi Tra guerra e rivoluzione (1969), Sotto la dittatura (1971), La Terra può finire (1973). Testimonianza diretta dell'impegno civile di R. sono anche alcuni volumi di saggistica politica, come Ricordo di Gramsci (1947), Socialismo sognato (1947; rist. 1963), Il prezzo del fascismo (1971); mentre il legame con la cultura della terra d'origine, la Calabria, è ben rappresentato dal saggio sul concittadino Francesco Cilea (1953; nuova ed., 1964). In vecchiaia, R. si è inoltre rivolto al genere letterario degli esordì, la poesia, dando alle stampe le raccolte Poemetti civili (1970-71) (1973), La parola attiva. Poesia come racconto (1975), La Pietrosa racconta (1984). Postumo è apparso l'ultimo libro di liriche, Poesia aperta (1986).
Bibl.: Rèpaci controluce, a cura di G. Ravegnani, Milano 1963; Rèpaci 70 e la cultura italiana, a cura di E.F. Accrocca, Roma 1968; A. Altomonte, Rèpaci, Firenze 1976; E. Ragni, L. Rèpaci, in Letteratura italiana contemporanea, a cura di G. Mariani e M. Petrucciani, ii, Roma 1980, pp. 607-14; P. Crupi, in Gazzetta del Sud, 24 luglio 1982; C. Bo, in Corriere della Sera, 30 luglio 1985.