LEONOV, Leonid Maksimovič
Scrittore russo-sovietico, nato il 19 maggio 1899 in una famiglia di contadini nel governatorato di Kaluga. Terminato il ginnasio nel 1918, L. visse dapprima ad Arcangelo poi a Mosca.
Cominciò come poeta; come prosatore si fece notare col grande romanzo Barsuki (I tassi). Più di qualunque altro scrittore della rivoluzione L. è legato alla tradizione russa, antica e recente (notevoli in lui le influenze di Leskov, Dostoevskij, Blok e altri simbolisti russi e negli ultimi tempi di Puškin). Nella messe abbondantissima dell'opera di L. sono da rilevare anche i romanzi Vor (Il ladro) e Sot, strettamente legati alla tematica sovietica. Anche come scrittore teatrale L. ha avuto molto successo. Numerose le raccolte di opere complete del L. dal 1928 in poi e assai ricca la bibliografia degli scritti apparsi su di lui: cfr. Literaturnaja enciklopedija, VI (Mosca 1932).
In ital.: La fine di un uomo meschino (trad. di E. Lo Gatto, in Russia, IV, 1925); L'avventura di Ivan (racconti, trad. di Ama Ruska con prefazione, Torino 1931). V. anche Scrittori sovietici (Antologia a cura di M. Slomin e G. Prampolini, Milano 1935).