SESTOV, Leone (Lev Isaakievič Švarcman)
Filosofo russo, nato a Kiev nel 1866; fece gli studî a Kiev e a Mosca; dopo la laurea si dedicò all'attività filosofica. Attualmente vive a Parigi.
Il compito della filosofia sta, secondo lo S., non già nella ricerca delle evidenze, bensì nel superamento di esse. La filosofia (specialmente moderna) nella sua tendenza a diventare scientifica non solo si subordina ai criterî dell'universalità e della necessità, che sono a essa estranei e avrebbero quindi bisogno di un anteriore avvaloramento metafisico, ma appare addirittura impossibile, perché la ragione non dà che le costruzioni puramente teoretiche e formali, le quali, avulse dall'essenza del reale, non possono mai assurgere a un significato assoluto. Di qui prende le mosse la critica della filosofia moderna (e nel modo particolare la nota polemica con il Husserl), alla quale lo Š. contrappone il pensiero di Plotino e di Dostoevskij. Il compito della filosofia per lo S. è quindi raggiungibile solo nell'ordine della pura spiritualità, la quale non si traduce mai nelle categorie e nei termini della ragione umana. Ed è per questo che nella speculazione dello S. prevalgono i motivi dell'apofatismo professato in nome dell'umiltà spirituale.
Opere (citiamo solo le principali nella traduzione francese): Les révélations de la mort. Dostoïevsky-Tolstoï, 1923; La nuit de Gethsémani (Pascal), 1923; La philosophie de la tragédie, 1927; L'idée de bien chez Tolstoi et Nietzsche, 1928; Les pouvoir des clefs, 1928; Sur les confins de la vie. L'Apothéose du dépaysement, 1928; Dans le taureau de Phalaris (1933, Revue Phil.).