LEONE II papa, santo
Siciliano di origine, quando fu eletto papa, alla morte (10 gennaio 681) del suo predecessore Agatone, era ancora aperta la questione del monotelismo - portata al VI concilio ecumenico (II di Costantinopoli) - e del giudizio su Onorio I favorevole al monotelismo. Agatone, pur condannando l'eresia, aveva cercato di salvare la memoria di Onorio; L. invece, quando i legati che avevano assistito al concilio chiusosi (il 16 settembre 671) con la condanna del monotelismo e di Onorio, tornarono a Roma recando anche l'exequatur di Costantino IV Pogonato all'elezione, condannò Onorio "qui... profana proditione immaculatam fidem subvertere conatus est", come egli stesso ebbe a scrivere in una lettera indirizzata all'imperatore. Si è anche supposto che il lungo intervallo di tempo intercorso fra l'elezione di L. e la sua consacrazione (17 agosto 682), sia stato occupato in trattative fra l'imperatore e i legati per indurre L. all'accettazione integrale delle condanne formulate dal concilio: condizione posta alla concessione dell'exequatur imperiale. Oltre la conferma delle decisioni del concilio (rivelateci dalle lettere di L., in Patrol. Lat., XCVI, coll. 399-420: in quella diretta ai vescovi spagnoli il giudizio su Onorio è alquanto mitigato), L. riuscì a far trionfare il punto di vista di Roma nella controversia del 649 fra la chiesa di Roma e quella di Ravenna che aveva, col vescovo Mauro, rivendicata la sua autonomia di fronte a Roma. L. fu sepolto in S. Pietro il 3 luglio 683. La sua memoria è celebrata il 28 giugno.
Bibl.: Liber Pontificalis, ed. L. Duchesne, I, Parigi 1886, pp. 359-362; L. Ph. Jaffé, Regesta..., I, Lipsia 1881-85, pp. 240-241; Acta Sanctorum, giugno, V, Anversa 1709, pp. 374-377; E. Amann, in Dictionnaire de théol. cath., IX, col. 301-304; v. anche onorio i.