LEONE Diacono
Cronista bizantino, detto anche l'Asiatico e il Cario, nato a Kaloe presso il monte Tmolo verso il 950. Recatosi giovane a Costantinopoli, seguì come diacono Basilio II nella sua guerra contro i Bulgari e fu fatto prigioniero a Triaditza (Sofia) nel 986.
Scrisse in 10 libri la Storia del suo tempo (ediz. di B. Hase, Parigi 1819, riprodotta nella "Bizantina" di Bonn 1828, e in Migne, Patr. Graeca, CXVII, coll. 635-926) dal 959 al 975, che comprende soprattutto le tre guerre che i Bizantini combatterono sotto la guida di Niceforo Foca contro i corsari arabi a Creta e contro i Saraceni in Asia, e sotto la guida di Giovanni Zimisce contro i Bulgari e i Russi: periodo che è senza dubbio il più brillante della storia di Bisanzio nel sec. X. L. cominciò a scrivere dopo il 992 e morì prima di porre termine alla sua opera. La quale ha il grande pregio (ben raro nella storiografia bizantina) di esser coeva dei atti che narra e di darci notizie di prima mano, che per i Bulgari e i Russi rappresentano gl'incunabuli della loro storia. Lo stile è improntato al cattivo gusto retorico messo in voga da Agazia.
Bibl.: K. Krumbacher, Gesch. d. byz. Litt., 2ª ed., Monaco 1897, p. 266 segg.; G. Schlumberger, Nicéphore Phocas, Parigi 1890.