RICCI, Leonardo
Architetto, nato a Roma l'8 giugno 1918, morto a Venezia il 29 settembre 1994. Laureatosi nel 1941 all'università di Firenze, affiancò all'attività di architetto quella di pittore. Appena conseguita la laurea fu assistente prima di G. Michelucci, suo professore all'università, e poi di G. Gori, con il quale collaborò, insieme a L. Savioli, in numerosi incarichi professionali, partecipando inoltre a importanti concorsi regionali e nazionali. Iniziò poi la carriera universitaria. Dopo quattro anni come assistente ordinario, divenne (1955) libero docente in Composizione architettonica e in Architettura degli interni, arredamento e decorazione presso l'università di Firenze. Professore incaricato di Industrial Design nella stessa facoltà (1956-60), dal 1960 svolse un'intensa attività negli Stati Uniti; in questo stesso anno fu nominato Boemis visiting professor al Massachusetts Institute of Technology. Dopo due anni di straordinariato come professore di Elementi di composizione architettonica nella facoltà di Architettura di Firenze (1964-66), ottenne il passaggio a professore ordinario di Urbanistica nella stessa facoltà. Dal 1965 al 1973 ha diretto l'Istituto di Urbanistica.
Spaziando tra temi di carattere prettamente strutturale (realizzazione del ponte alla Carraia a Firenze, 1945-46; del ponte sulla Sieve a Rufina, Firenze, 1946-47; e del ponte sul Bisenzio a Signa, Firenze, 1947) a temi di carattere urbanistico (Piano di ricostruzione e Regolatore di Vicchio nel Mugello, Firenze, 1945; secondo classificato nel concorso regionale per il Piano di ricostruzione e Regolatore di Empoli, 1946; Piano Regolatore di massima per la città giardino operaia Saint-Gobain a Pisa, 1946-47), giunse alla notorietà, prima del suo ingresso all'università, insieme al suo primitivo gruppo di lavoro, con la realizzazione architettonica del mercato dei fiori di Pescia (Pistoia), progettato nel 1948 in seguito a concorso, nel quale riuscì a risolvere efficacemente i problemi formali, funzionali e strutturali, creando un organismo unitario e suggestivo nella sua ampia e sottile volta di copertura.
Pur calato nei problemi legati alla successiva carriera universitaria, R. non trascurò l'attività professionale. Svincolatosi dal gruppo con il quale aveva iniziato i suoi lavori, aveva operato come progettista nell'insediamento di un complesso di 15 abitazioni sulla collina di Monterinaldi a Firenze (1951-55); nella realizzazione di un grattacielo in Piazza Verdi a Firenze (1954); nella casa per appartamenti a Marina di Carrara (1955); nella costruzione di un centro sperimentale per le aree depresse a Monte degli Ulivi a Riesi (Caltanissetta, 1963), e in numerosissimi altri progetti, concorsi e realizzazioni, tra cui la costruzione di civili abitazioni a edilizia convenzionata a Sorgane (Firenze; 1966-74), per la quale ricevette il premio In/Arch. Dal 1975 al 1978 redasse i Piani Regolatori Generali nei comuni di La Maddalena e Arzachena (Sassari) e Sorano (Grosseto). Negli ultimi anni aveva realizzato numerose opere in Liguria; la più rappresentativa tra queste risulta il palazzo di Giustizia di Savona (1988), in cui l'elemento dominante è l'ampia facciata vetrata obliqua da cui emergono liberamente volumi pieni a manifestare le complesse funzioni interne.
Bibl.: C. Doglio, P. Venturi, La pianificazione organica come piano della vita?, Vicenza 1979; G. Klauss König, Leonardo Ricci e la casa teorica, Firenze s.d.; Architettura Cronache e Storia, 388 (febbraio 1988).