GIGLI, Leonardo
Nacque a Quarto, nel comune di Sesto Fiorentino, il 30 apr. 1863. A Firenze, superati gli studi secondari, studiò medicina e chirurgia presso l'Istituto di studi superiori conseguendovi la laurea nel 1889. Orientati i suoi interessi verso la chirurgia, fu allievo interno nel reparto chirurgico della clinica pediatrica e assistente effettivo del chirurgo D. Bajardi; quindi, indirizzatosi verso la branca specialistica dell'ostetricia e della ginecologia, dopo aver superato il relativo concorso, con decreto del 15 nov. 1889 fu nominato assistente presso la clinica ostetrica e ginecologica di Firenze diretta da D. Chiara.
Si recò poi a perfezionarsi presso i più importanti istituti europei della specialità: visitò le cliniche di Londra, quelle francesi di S. Tarnier, di A. Pinard, di P.-C. Budin; fu a Breslavia, ove frequentò la clinica chirurgica di J. von Mikulicz-Radeck e dal novembre 1892 al giugno 1893 prestò servizio come assistente presso l'istituto diretto da E. Fritsch. Fu in questo periodo che nacque il suo interesse per le operazioni di pelviotomia.
Per consentire l'espletamento del parto per le vie naturali in presenza di viziature pelviche o di abnormi ristrettezze del bacino si ricorreva allora con discreta frequenza a tale tipo di intervento, praticato ricorrendo alla tecnica della sinfisiotomia o della pubiotomia, quest'ultima già praticata con successo in Italia dal napoletano G. Galbiati. Il G., ritenendo l'operazione sinfisiotomica più complessa e non scevra di pericolose conseguenze anatomo-funzionali, era desideroso di mettere a punto una tecnica pubiotomica di più semplice e sicura esecuzione. La soluzione del problema gli si presentò a Breslavia quando poté prendere visione delle sottili seghe costruite da un locale fabbricante di strumenti chirurgici, un certo Härtel: egli pensò allora che sarebbe stato possibile realizzare una pelviotomia mediante la sezione di una branca del pube praticata tramite un filo-sega opportunamente adattato allo scopo (Taglio lateralizzato del pube. Suoi vantaggi. Sua tecnica, in Annali di ostetricia e ginecologia, XVI [1894], pp. 649-667). L'intervento fu subito conosciuto e apprezzato e, dopo i primi casi operati con tale metodo a Ponza di Lugano il 7 maggio 1897 da B. Bonardi e a Bologna da G. Calderini il 6 dic. 1899, il G. all'XI riunione della Società italiana di ostetricia e ginecologia (Roma 1905) poté annunciare che le donne sottoposte a pelviotomia mediante taglio lateralizzato del pube erano ormai oltre cento. Il filo-sega da lui introdotto nella pratica chirurgica, presto divenuto noto come "sega del Gigli", si rivelò uno strumento prezioso e fu largamente impiegato nelle varie branche della chirurgia, dalla ginecologia all'ortopedia, alla neurochirurgia, alla chirurgia maxillo-facciale. Ancora oggi esso è considerato insuperato e indispensabile quando non siano disponibili, o non possano essere usate, seghe elettriche.
Tornato in Italia, il G. intraprese la carriera ospedaliera presso l'ospedale di S. Maria Nuova di Firenze: a seguito di regolari concorsi divenne medico chirurgo astante dapprima supplente, poi effettivo, quindi, dal 1° ag. 1899, chirurgo interno e direttore delle medicherie esterne.
Non tralasciava, intanto, lo studio della chirurgia specialistica ostetrico-ginecologica, dando alle stampe numerosi lavori. Si ricordano: Über ein neues Instrument zum Durchtrennen der Knochen, die Drahtsäge, in Zentralblatt für Chirurgie, XXI (1894), pp. 409-411; Zur praktischen Verwendung der Drahtsäge, ibid., XXV (1898), pp. 353-355; Zur Technik der temporären Schädelresektion mit meiner Drahtsäge, ibid., pp. 425-428; Über einigeModifikationen an dem Instrumentarium und der Technik der Kraniektomie mit meiner Drahtsäge, ibid., XXVII (1900), pp. 1193-1199; Sinfisiotomia classica e taglio lateralizzato del pube, in Clinica moderna, VIII (1902), pp. 302-308; Zur Pubeotomie nach Baumm, in Monatsschrift für Geburtshilfe und Gynäkologie, XVIII (1903), pp. 289-294; Pubiotomia alla Baumm, in Arch. italiano di ginecologia, VI (1903), pp. 377-387; Il problema moderno degli interventi sul podice, in Ginecologia, I (1904), pp. 387-393; Lateralschnitt des Beckens, in Zentralblatt für Gynäkologie, XXVIII (1904), pp. 281-290; Meine Technik des Lateralschnittes, ibid., pp. 1397-1401; De la section latérale du pubis, in Bulletin dela Société d'obstétrique et de gynécologie de Paris, VI (1904), pp. 296-306; Die Symphyseotomie ist eine chirurgische inkorrekte Operation; Erwiderung an Prof. P. Zweifel, in Zentralblatt fürGynäkologie, XXIX (1905), pp. 326-331; Kritische Bermerkungen zu dem Studium des Geburtsmechanismus, ibid., pp. 1433-1439; La section latérale du pubis appréciée d'après les résultats fournis par 90 interventions, in Presse médicale, XIII (1905), pp. 329-331; Considérations critiques sur les études du mécanisme del'accouchement, in Obstétrique, X (1905), pp. 493-502; Considerazioni critiche sullo studio del meccanismo del parto, in Ginecologia, II (1905), pp. 722-731; Le operazioni dilatanti il bacino al XII congresso della società ostetrico-ginecologica tedescatenuto in Dresda, in Arch. italiano di ginecologia, XI (1908), pp. 93-107. Tutti i suoi scritti, pur se prevalentemente tesi a divulgare e perfezionare il suo metodo chirurgico, furono tuttavia interessanti saggi di medicina operatoria specialistica.
Dall'affermazione scientifica del G. in campo chirurgico specialistico al suo successo professionale il passo fu breve, tanto che egli decise di lasciare il servizio ospedaliero per dedicarsi esclusivamente alla attività privata. Nel 1907 si recò dapprima in Francia, poi a Dresda a illustrare il suo metodo: gli specialisti tedeschi gli tributarono un caloroso plauso e molti onori.
Tornato a Firenze, vi morì prematuramente il 4 apr. 1908.
Fonti e Bibl.: Necr. in Arch. italiano di ginecologia, XI (1908), pp. 165-168, e in La Ginecologia moderna, I (1908), pp. 225-230; O. Viana - F. Vozza, L'ostetricia e la ginecologia in Italia, Milano 1933, pp. 123, 958-960, 1088 s.; A. Ferrannini, Medicina italica (Priorità di fatti e di direttive), Milano 1935, pp. 38 s.; D. Giordano, Chirurgia, II, Milano 1938, pp. 143, 232; Les médecinscélèbres, a cura di R. Dumesnil - F. Bonnet-Roy, Genève-Paris 1947, p. 350; J.J. Tarsitano - J.R. Gossman, Doctor Gigli's sawand the closed mandibular osteotomy. An appraisal, a variation,and a report of case, in Journal of oral surgery, XXIX (1971), pp. 409-415; A. Pazzini, Storia dell'arte sanitaria dalle origini ad oggi, II, Torino 1974, pp. 1559, 1567; E. Contieri, Storia della chirurgia, Napoli 1990, p. 265; I. Fischer, Biographisches Lexikon der hervorragenden Ärzte…, I, pp. 500 s.; Enc. Italiana, XVII, p. 105; XI, p. 795 (s.v.Cranio cerebrale, chirurgia); XXV, p. 740 (s.v. Ostetricia); XXVIII, p. 487 (s.v.Pubiotomia).