Poeta e drammaturgo spagnolo (Barbastro 1559 - Napoli 1613), fratello di Bartolomé Juan; scrisse le tragedie Filis, perduta, Isabella, e Alejandra, lodate da Cervantes come modelli di regolarità classica, ma scarsamente interessanti. Compose sonetti, odi, canzoni, epistole, satire nelle quali è evidente l'imitazione di Orazio, Petrarca, Tasso e Garcilaso: furono pubblicate in Rimas, a cura del figlio Gabriel nel 1634. Come cronista scrisse Información de los sucesos del Reino de Aragón en los años 1590 y 1591 (pubbl. 1808) e raccolse numerosi dati per la storia dell'Aragona prima dell'invasione musulmana. Fu segretario di stato di Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos viceré di Napoli dal 1599 al 1603.