DATI, Leonardo
Nato a Firenze nel 1408 da Piero di Giorgio e da Zenobia dei Soderini, fu segretario del card. Giordano Orsini, indi del card. Francesco dei Condulmieri, poi di quattro papi successivamente, Callisto III, Pio II, Paolo II e Sisto IV; fu creato vescovo di Massa il 17 agosto 1467. Morì a Roma nel 1472 e fu seppellito alla Minerva.
Scrisse in latino epistole (stampate nel 1743) e poesie: un poemetto sopra S. Girolamo; un Trophaeum anglarium, in cui descrisse con eleganza virgiliana la battaglia di Anghiari; due egloghe, in una delle quali rappresentò abilmente l'ipocrisia di un invidioso maledico, nell'altra descrisse le feste fiorentine di San Giovanni; una tragedia, di tipo senechiano, Hiempsal, in una sola scena; una scena in volgare, De amicitia, presentata al certame coronario del 1441, divisa in tre parti, le due prime in versi foggiati sugli esametri latini e la terza in strofe saffiche; che furono i primi tentativi di adattare alla lingua italiana i metri classici. Il D. inoltre appose un commento latino e un proemio al poema La Città di Vita di M. Palmieri.
Ediz.: Epistolae, Firenze 1743, con la vita di lui scritta da S. Salvini; i versi dell'amicizia, in Carducci, La poesia barbara nei sec. XV e XVI, Bologna 1881, p. 7.
Bibl.: F. Flamini, Leonardo di P. Dati, in Giorn. stor. d. letter. it., XVI, pp. 1-107, e Ancora dell'Hiempsal e del Dati, ibid., XXII, p. 415 seg.; P. Tacchi Venturi, Il ritrovamento della pietra tombale di L. D. vescovo di Massa, in Civiltà cattolica, LXXXI, ii (1930), p. 414 segg.