LEÓN (A. T., 153-154)
Città del Nicaragua (23.600 ab. nel 1926), situata in una fertilissima pianura, coltivata a caffè e a canna da zucchero, che si stende tra la serie vulcanica principale e l'Oceano Pacifico. Ha attivi commerci, favoriti dalla sua posizione e dalla facilità delle comunicazioni: è congiunta per ferrovia da una parte col porto di Corinto, dall'altra con Managua, capitale della repubblica, e con Granada, situate rispettivamente sul Lago di Managua e sul Lago di Nicaragua. Buone strade rotabili la uniscono poi con Matagalpa e Jinotega. È in costruzione un tronco ferroviario per El Sauce (88 km.). León è il principale centro culturale del Nicaragua, e possiede, fra l'altro, una buona università.
Sorta presso la città india di Subtiaba, essa divenne sede del governo della provincia del Nicaragua; nel 1680 fu saccheggiata e incendiata da pirati inglesi che vi trovarono grandi ricchezze. Sembra che alla fine del sec. XVIII insieme con Subtiaba essa contasse più di 50.000 ab., ma in seguito la popolazione andò diminuendo, soprattutto a causa delle lotte civili che travagliarono il paese. León possiede tuttora varî resti del passato splendore, tra cui belle chiese e notevoli edifici pubblici. È sede vescovile e capoluogo di un dipartimento che ha 4200 kmq. di superficie e circa 80.000 ab.