BONNAT, Léon-Joseph-Florentin
Pittore, nato a Baiona il 20 giugno 1833, morto a Parigi il 7 settembre 1922. Il B. si trasferì a Madrid nel 1846; ammesso all'accademia S. Fernando lavorò sotto la direzione di F. Madrazo. Risalgono a quest'epoca i ritratti così pieni di sensibilità del fratello Paolo e della sorella Maria, conservati nel museo di Baiona. Una borsa di studio, concessagli dalla sua città natia, gli permise di recarsi a Parigi nel 1854. Entrò allora nello studio del Cogniet, di cui doveva dare più tardi un così vivo e impressionante ritratto (1881). Ottenuto il secondo premio di Roma nel 1857, si fermò in Italia dal 1858 al 1860. La figura di una giovane italiana detta La Maruccia, comperata poi nel 1861 dalla principessa Matilde, lo rivelò al pubblico, ma Paolo Mantz, a proposito di un Martirio di S. Andrea, rimproverava al B. la rudezza del pennello. Il soggiomo a Roma del B., decisivo per tanti suoi contemporanei, non aveva nulla aggiunto al suo talento. La pericolosa influenza dello Schnetz si rivela nei Pellegrini ai piedi della statua di S. Pietro, che appartenne alle collezioni dell'imperatrice. Neppure il viaggio compiuto dal B. in Egitto (1869) 1iuscì a modificare la sua pesante tavolozza. L'opera migliore del pittore cade fra il 1858 e il 1866. I ritratti di Victor Hugo, del Thiers, del Pasteur, di Félix Faure, che gli vennero ordinati in seguito, hanno solo un valore documentario. Se gli onori che al B. furono concessi alla fine della sua vita, possono sembrare sproporzionati al suo ingegno, bisogna tuttavia riconoscere che ricompensavano un carattere di rara elevatezza. È noto infatti il gesto dell'artista, che volle legare alla città di Baiona, che lo aveva aiutato all'inizio della sua professione, la sua incomparabile collezione di disegni e di quadri. Per gli storici dell'arte, compete al B. il merito di essere fra quei pittori che alla fine del sec. XIX e agl'inizî del XX hanno scoperto la pittura spagnola.
Bibl.: O. Grautoff, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); A. Pezarrois, L. Bonnat, in Revue de d'art, XLII (1922), pp. 314-16; L. Benedite, L. B., in Gaz. des Beaux-Arts, I (1923), pp. 1-15; A. Personnaz, L. B., Parigi 1923; H. Foçillon, La peinture au XIX et au XX siècle, Parigi 1928, p. 158.