Scrittore tedesco (Obersinn, Assia, 1888 - Robalben, Palatinato, 1964). Di formazione cattolica, insegnante deputato al parlamento bavarese (1924-28), mantenne costantemente la posizione del fervente propugnatore dell'ideale cristiano, esponendosi alla persecuzione dei nazisti (fino alla prigione negli ultimi anni della guerra). In una vastissima e poliedrica produzione si segnalano i romanzi Mari Madlen (1918), Das unheilige Haus (1922), Das alte Dorf (1928), Elisabeth (1931), Das Sterben in den Gassen (1933), Die Sibylle (1938), i drammi Die Reiter der Apokalypse (1919), Der Wachter unter dem Galgen (1920), Der Totentanz (1921), Das Spiel vom Blute Luzifers (1922), Die Kommstunde (1924), Der Kurfürst (1925). Importanti i suoi studî pedagogici, specie quelli relativi all'insegnamento della lingua.