Scrittore francese (Montpellier 1909 - Châtillon-sous-Bagneux 1996). Stabilitosi a Parigi a sedici anni, fece parte del movimento surrealista (1931-40). Autore di raccolte poetiche caratterizzate da un accentuato erotismo (Ne pas voir plus loin que le bout de son sexe, 1936; J'arbre comme cadavre, 1937; Vie et survie du vampire, 1939), nel 1943 pubblicò 120, Rue de la Gare, romanzo giallo in cui compare il personaggio di Nestor Burma, detective anticonformista intorno al quale ruota gran parte della sua produzione successiva: Les nouveaux mystères de Paris (15 voll., 1954-59); Nestor Burma revient au bercail (1967); Poste restante (1983). Ha anche scritto l'autobiografia La vache enragée (1988). L'edizione complessiva delle CEuvres (a cura di F. Lacassin, 5 voll., 1985-89) ha consentito una migliore conoscenza del singolare percorso creativo di M. e una più attenta valutazione del suo contributo alla letteratura di genere poliziesco. Tra le opere tradotte in italiano: La vie est dégueulasse (1948; trad. it. La vita è uno schifo, 1992), Le soleil n'est pas pour nous (1949; trad. it. 1993) e Sueur aux tripes (trad. it. Nodo alle budella, 1993), che apparve la prima volta, insieme con i precedenti, nel volume Trilogie noire (1969).