lente
lènte [Der. del lat. lens lentis "lenticchia"] [LSF] Nome di vari oggetti, dispositivi, strutture la cui forma ricorda quella biconvessa di una lenticchia; senza ulteriori qualificazioni, nella fisica indica generalm. la l. ottica (v. oltre). ◆ [GFS] Nella geologia, forma di giacitura di rocce o di ammassi minerali, caratterizzata da grande sviluppo in due dimensioni e quindi di forma grossolanamente lenticolare. ◆ [MCC] Negli orologi a pendolo, la parte terminale del pendolo stesso, foggiata solitamente in forma di disco sottile a superficie biconvessa. ◆ [FME] [OTT] L. a contatto: l. ottica concavo-convessa di piccole dimensioni (inizialmente di vetro e ora di speciali resine trasparenti) atta a essere applicata, sostituendo le l. correttrici degli occhiali, alla superficie anteriore dell'occhio, di cui riproduce fedelmente la curvatura, così da poter aderire, grazie anche alla leggerezza, senza sussidio di particolari mezzi di contenzione. ◆ [ACS] L. acustica: generic., qualunque dispositivo acustico capace di variare la curvatura dei fronti d'onda acustici incidenti su esso, solitamente usato per fare convergere fronti d'onda piani in un punto focale; è attuabile (analogamente al caso ottico) mediante un insieme di due diottri sferici delimitanti un mezzo di impedenza acustica diversa da quella del mezzo circostante o anche, più semplic. (ma diversamente dall'ottica), mediante un unico diottro sferico, separante due mezzi di impedenza acustica differente. Per via della notevole dispersione dei valori delle impedenze acustiche dei mezzi materiali, si ottengono facilmente l. con distanza focale assai piccola e pratic. prive di aberrazioni sferiche. Per le l. acustiche ultrasonore v. ultrasuoni: VI 386 b. ◆ [ACS] L. acustica elettronica: v. ecografia: II 246 a. ◆ [ELT] L. a (o per) microonde: v. ottica delle microonde: IV 370 e. ◆ [ELT] L. a zone: lo stesso che l. di Fresnel: → Fresnel, Augustin-Jean. ◆ [OTT] L. composta: sistema diottrico costituito da più l. semplici coassiali, sferiche o no, relativ. vicine tra loro ed eventualmente incollate l'una con l'altra, quali, per es., le l. acromatiche realizzate incollando due (doppietto) o tre (tripletto) l. di opportune caratteristiche. ◆ [OTT] L. dell'occhio: la l. ottica che, in uno strumento ausiliario della visione (telescopio, microscopio, ecc.), risulta più vicina all'occhio dell'osservatore; spesso è sinon. di oculare. ◆ [ELT] L. di configurazione: v. ottica delle microonde: IV 371 a. ◆ [ELT] L. dielettrica: v. oltre: L. elettromagnetica. ◆ [OTT] L. d'ingrandimento: lo stesso che microscopio (←) semplice. ◆ [EMG] L. elettrica: lo stesso che l. elettrostatica (v. oltre). ◆ [EMG] L. elettromagnetica: nell'ottica delle onde radio, qualsiasi dispositivo atto a produrre fenomeni di rifrazione delle onde medesime, analoghi, per non dire identici, a quelli prodotti dalle l. ordinarie per la luce; tali l. sono usate per far convergere onde su un ricettore o per trasformare in un fascio parallelo le onde sferiche emesse da un radiatore pressoché puntiforme. Il primo tipo di l. elettrica (l. dielettrica) fu realizzato, in forme del tutto analoghe a quelle delle l. ottiche, con vari materiali isolanti (pece, paraffina, zolfo, ecc.), dai pionieri dell'ottica delle radioonde, cioè H. Herz e spec. da A. Righi nei loro classici esperimenti, e sono attualmente impiegate in alcuni tipi di antenne per microonde, dette appunto antenne a l. dielettrica (per es., la l. di Luneburg: v. ottica delle microonde: IV 370 f). Una seconda categoria, anch'essa usata per antenne, è quella delle l. metalliche, costituite da lamine metalliche profilate pianoparallele e basate sul fatto che un'onda elettromagnetica propagantesi tra due lamine conduttrici acquista una velocità di fase maggiore della velocità della luce nel vuoto, talché l'indice di rifrazione dello spazio tra le lamine risulta minore dell'unità: ciò significa che una lamina a profilo piano-convesso, per es., risulta divergente (v. fig.). ◆ [ELT] L. elettronica: nell'ottica elettronica, dispositivo costituito da un certo numero di elettrodi di forma opportuna, portati a differenti potenziali elettrostatici (l. elettrostatica o elettrica: v. oltre), o di magneti (l. magnetica, o magnetostatica: v. oltre), o di elettrodi e magneti (l. di tipo misto), capace di deviare le traiettorie degli elettroni (estensiv., di particelle cariche) di un fascio, così da dar luogo a fenomeni di rifrazione elettronica, in modo analogo a quanto fanno le l. ottiche per i raggi luminosi: v. ottica delle particelle: IV 373 b. ◆ [EMG] L. elettrostatica: l. elettronica (v. sopra) che utilizza campi elettrostatici: l. a diaframma, a immersione, bipolari, catodiche, deboli, forti, monopolari, simmetriche: v. lenti elettrostatiche. ◆ [OTT] L. geodetiche: v. ottica integrata: IV 395 a. ◆ [RGR] L. gravitazionale: v. oltre: Effetto di l. gravitazionale. ◆ [FTC] [MCF] L. idrometrica: nell'idraulica, apparecchio limitatore di portata consistente in un disco di porcellana con un foro al centro, montato in una scatola metallica; il foro è regolabile in modo da determinare una portata, prestabilita per la normale pressione d'esercizio. ◆ [ELT] L. ionica: dispositivo, funzionante su principi identici a quelli delle l. elettroniche, elettrostatiche e magnetiche, per provocare fenomeni di rifrazione di fasci ionici (per es., nello spettrometro di massa). ◆ [EMG] L. magnetostatica: l. elettronica (v. sopra) che utilizza campi magnetostatici: v. ottica delle particelle: IV 373 c. ◆ [ELT] L. metalliche: tipo di l. elettromagnetica (v. sopra). ◆ [OTT] L. ottica: dispositivo rifrangente, costituito da un mezzo trasparente (per lo più vetro di speciale qualità, cosiddetto "vetro ottico"), limitato da due superfici curve o da una superficie curva e una piana, cioè costituito da due diottri, almeno uno dei quali non sia piano (v. fig.); per esso valgono le leggi generali dei sistemi ottici (v.), che assumono una forma partic. semplice nel caso delle l. sottili (v. oltre). È una l. convergente ogni l. ottica (estensiv., anche di altro tipo analogo) che, avendo distanza focale positiva, rifrange i raggi in modo da avvicinarli tra loro (fig. 7), mentre è una l. ottica divergente ogni l. ottica (estensiv., anche di altro tipo analogo) che, avendo distanza focale negativa, rifrange i raggi in modo da allontanarli tra loro (fig. 8); una l. sferica o piano-sferica è convergente oppure divergente a seconda che sia più spessa, rispettiv., al centro oppure al bordo. ◆ [EMG] L. protonica: denomin. particolare di una l. ionica agente su un fascio di protoni. ◆ [EMG] L. quadrupolare: tipo particolare di l. magnetica: v. ottica delle particelle: IV 378 d. ◆ [OTT] L. semplice: la l. ottica per antonomasia, cioè costituita da due soli diottri e di cui la fig. dà alcune forme. ◆ [OTT] L. sferica: quella limitata da superfici sferiche o piane. ◆ [OTT] L. sottile e spessa: una l. ottica il cui spessore (valutato lungo l'asse ottico) sia, rispettiv., molto piccolo oppure non molto piccolo rispetto alla distanza focale: v. sistemi ottici: V 314 e. ◆ [ELT] Antenna a l. dielettrica, o a l. elettrica: (v. sopra): L. elettromagnetica. ◆ [OTT] Asse meccanico e ottico di una l.: v. ingegneria ottica: III 207 b. ◆ [RGR] Effetto di l. gravitazionale: fenomeno consistente nella deflessione di raggi luminosi o radio, provenienti da una galassia lontana, all'attraversamento del campo gravitazionale di un corpo massiccio situato in prossimità della linea di vista di un osservatore; tale effetto, che è l'analogo gravitazionale della rifrazione della luce in un mezzo dispersivo, è in realtà più simile al miraggio che alla focalizzazione operata da una comune l. ottica convergente, e può dar luogo a più immagini deformate della stessa sorgente: v. lente gravitazionale, effetto di. ◆ [OTT] Formula della l. sferica sottile: v. ingegneria ottica: III 208 a. ◆ [OTT] Formula delle l. magnetiche sottili: v. ottica delle particelle: IV 373 f.