LEMURIDI (dal latino lemŭres, "spettri, spiriti dei defunti"; lat. scient. Lemuridae Gray, 1821; fr. Lémuriens; ted. Makiartige Halbaffen; ingl. Lemurs)
Famiglia di Proscimmie (v.), indicate anche come "Lemuroidi" (lat. scient. Lemuroidea Mivart, 1864) in contrapposizione alle Scimmie o "Antropoidi". Statura variabile tra quella della volpe e quella del ratto, forme snelle e pelame denso e lanoso. I movimenti dei Lemuridi sono subitanei, rapidissimi, silenziosi, il che, unitamente alla voce lugubre o lamentevole, ha loro valso il nome. D'intelligenza limitata, d'indole generalmente mite e socievole, abitano in massima parte nelle foreste del Madagascar e delle isole Comore, ove conducono vita arborea, dormono raggomitolati e si nutrono prevalentemente di frutta e di insetti.
Due sottofamiglie: Lemuri e Indri.
Alla prima (Lemurinae Gray, 1825) appartengono forme con coda lunga, arti posteriori in generale moderatamente più lunghi degli anteriori, 36 denti e incisivi inferiori diretti orizzontalmente in avanti. La sottofamiglia si compone dei generi:
1. Lemure, Machi o Maki (lat. scient. Lemur L., 1758), della statura d'un piccolo gatto, con testa volpina, con 11 specie e sottospecie (1931), tra cui sono comunemente noti: il Machi macaco, i cui maschi sono neri e le femmine rosse; il Mongoz con muso bianco e fronte scura; il Vari o Fari pezzato di bianco e nero o di rosso e nero, il Catta o Katta con coda anellata di bianco e nero. 2. Mioxicebo o Apalemure (latino scient. Myoxicebus Lesson, 1840), di statura pressoché uguale al precedente, con muso corto, arti e coda relativamente brevi, caratteristica area ghiandolare sull'avambraccio vicino alla palma. Se ne distinguono tre specie e sottospecie, tra cui il Bocombal o Apalemure grigio. 3. Lepilemure (lat. scient. Lepilemur Geoffroy, 1851), sensibilmente più piccolo dei precedenti, con orecchi assai grandi e nudi e con coda più corta del tronco. Due specie, tra le quali il Lepilemure mustelino o Fitiliki. 4. Chirogaleo (Cheirogaleus E. Goffroy, 1812) di dimensioni pressoché uguali al Lepilemure nelle specie più grandi, con coda piuttosto lunga e piede assai allungato, specializzato per il salto. Per il periodo di siccità che l'animale passa in parte dormendo, viene ad accumularsi grasso in varie parti del corpo. Se ne conoscono cinque specie e sottospecie. 5. Valuvi o Forcifero (lat. scient. Phaner Gray, 1870) di statura piuttosto piccola, con parecchi caratteri intermedî tra il genere precedente e il seguente. Una sola specie. 6. Microcebo (latino scientifico Microcebus Geoffr., 1828) di statura media o minima, con muso breve e sottile, orecchi grandi e nudi, coda lunga. Si distinguono tre specie e sottospecie, tra le quali il Microcebo murino. Da alcuni autori, i tre ultimi generi vengono riuniti in una sottofamiglia a parte: Chirogaleinae Weber 1928, che è caratterizzata soprattutto dall'allungamento del piede.
Bibl.: G. Elliot, A review of the Pirmates, I, New York 1912; E. Schwarz, in Proc. Zool. Soc., Londra 1931, I, pagine 391-421.