Attore (Le Havre 1800 - Parigi 1876); esordì nei teatri minori e fu ai Funambules come mimo. Nel 1823 all'Ambigu ottenne un grande successo nell'Auberge des Adrets, dramma patetico che trasformò in un'esilarante commedia imperniata sul personaggio di Robert Macaire, impudente imbroglione; il tipo da lui creato divenne popolare e ispirò poi a H. Daumier una celebre serie di disegni (1840-41) sui cinici uomini d'affari del tempo. Fu poi alla Porte Saint-Martin, di nuovo all'Ambigu, al Variétés, alla Renaissance. Ebbe successo in drammi di V. Ducange, A. Dumas, V. Hugo; scrisse Le vieil artiste (1826); postumi uscirono i Souvenirs (1878).