LEMAIRE de BELGES, Jean
Scrittore belga, nato nel 1473; di lui non si ha notizia dopo il 1514. Visse nelle corti di varî signori: dapprima di Pietro II di Borbone, alla morte del quale (1503) scrisse Le Temple d'Honneur et de Vertus, poi di Luigi di Lussemburgo, conte di Ligny (che rimpianse a sua volta nella Plainte du Désiré) e infine di Margherita d'Austria (a cui dedicò la Couronne margaritique e le due epistole dell'Amant vert) e di Anna di Bretagna, sposa di Luigi XII, di cui servì la politica in alcuni scritti d'occasione. Come poeta, seguì da principio le orme dei "rhétoriqueurs", ma via via si levò su essi per un più fervido sentimento dell'arte, a cui giovò senza dubbio la conoscenza che acquistò dell'Italia in tre soggiorni, soprattutto a Venezia e a Roma, fra il 1503 e il 1508; e nel poemetto La concorde des deux langages (1509-1512) celebrò allegoricamente l'unione della cultura italiana e francese. L'opera sua più notevole, Illustrations de Gaule et Singularités de Troie, pubblicata in tre libri dal 1510 al 1513, è una vasta narrazione in prosa delle favolose origini troiane della stirpe reale di Francia: l'autore si valse specialmente del romanzo di Ditti e Darete, elaborando le scene mitologiche con passione di umanista e vivo senso pittorico e plastico. I poeti della Pléiade lo ammirarono come un rinnovatore del gusto classico, e il Ronsard derivò dalle Illustrations l'argomento della Franciade.
Ediz.: Œuvres de J. L. de B., ediz. dell'Accademia Reale del Belgio, a cura di J. Stecher, Lovanio 1891-92, voll. 4; La Plainte du désiré, a cura di D. Yaboley, Parigi 1932; Les trois contes de Cupido et d'Atropos (fantasia mitologica e satirica, apparsa nel 1525) furono ultimati da un'altra mano.
Bibl.: P. Spaak, J. L. de B.: Sa vie, son œuvre, ecc., Parigi 1926.