TRIONFETTI, Lelio
– Nacque a Bologna il 18 agosto 1647 da Giovanni Sante di Jesi, di professione credenziere del legato di Bologna, e da Giovanna Coltelli.
Fratello maggiore di Giovan Battista (v. la voce in questo Dizionario), anche lui botanico, studiò sotto la guida di Fulvio Magnani e si addottorò il 12 luglio 1663 a sedici anni; nel 1669 ottenne presso l’ateneo la lettura di logica, che tenne fino all’anno accademico 1672-73 (Dallari, 1891, pp. 34, 39, 45, 50, 55, 61); di lì passò all’insegnamento di filosofia straordinaria che tenne fino all’anno accademico 1675-76 (pp. 68, 73, 79); con il decesso di Giovan Battista Capponi, caduto il 29 novembre 1675, Trionfetti passò alla cattedra di ostensione dei semplici; tale successione richiese un intervento ad hoc, giacché Trionfetti non era addottorato in medicina, che era requisito essenziale per ottenere quell’insegnamento – situazione questa su cui pesava anche il fatto che a Trionfetti fu proposto di succedere a Capponi anche nella carica di custode dell’orto botanico. Nel 1680 fu ordinato sacerdote a Modena; fu molto benvoluto dal cardinale Girolamo Boncompagni, che l’11 settembre 1686 lo fece canonico di S. Maria Maggiore, succedendo al teologo Guido Antonio Fabri. Dell’attività di docente di Trionfetti si diceva che riscuotesse particolare successo fra i suoi uditori «par la nouveauté de sa doctrine, car il fût le premier, qui introdusuit dans les écoles publiques la nouvelle maniere de Descartes» (Quincy, 1741, p. 123); a un più attento esame dei corsi che sono conservati manoscritti, il giudizio va ridimensionato, riuscendo invece evidente che Trionfetti rimase sostanzialmente aderente alla cornice aristotelica, pur non mancando il tentativo di introdurre novità sul piano logico, cosmologico e astronomico (Baldini, 1988, p. 206). A ogni buon conto, la fama di Trionfetti travalicò le stesse mura felsinee e spinse l’ateneo patavino nel 1699 a inoltrare un invito a trasferirsi in quella università, promettendo un compenso di 600 scudi annui; Trionfetti rifiutò, continuando a insegnare a Bologna; a partire dall’anno accademico 1707-08 egli mantenne la lettura dei semplicia medicinalia in qualità di emeritus; per concessione del Senato poté tenerla ben oltre i limiti previsti, tanto che rimase nei ranghi fino all’anno accademico 1721-22 (Dallari, 1891, p. 287).
Trionfetti fece giungere a stampa una sola opera, le Theses ex universa philosophia depromptae, con cui aveva difeso la sua laurea, e che uscirono a Bologna nel 1663; manoscritto lasciò quanto scritto ed elaborato in funzione dell’insegnamento e ciò che elesse a oggetto di ricerca, fra cui uno studio pertinente i cosiddetti fossilia, attorno ai quali redasse la Historia fossilium (Bologna, Biblioteca universitaria, ms. 730); ma si direbbe che Trionfetti ebbe una preparazione dilettantesca, stando al tipo di catalogazione che egli avrebbe poi redatto per i materiali del museo dell’istituto (Sarti, 1988, p. 15). Con maggiore attenzione ed energia dovette applicarsi allo studio di un settore assai controverso, quello sulla natura dei funghi, intorno alla quale scrisse la Historia naturalis fungorum (Bologna, Biblioteca universitaria, ms. 731, per cui L. Frati, Indice dei codici latini conservati nella R. Biblioteca universitaria di Bologna, Firenze 1909, pp. 338 s.); è indubbio che Trionfetti fu motivo di ispirazione delle ricerche micologiche, che, con ben altra risonanza, coltivò Luigi Ferdinando Marsili, il quale non mancò di attestare la propria riconoscenza a Trionfetti, puntualmente interpellato e coinvolto (L.F. Marsili, Dissertatio de generatione fungorum, Roma 1714, pp. 5, 7); stessa situazione si verificò nell’ambito delle ricerche sulle piante marine a cui Marsili si dedicò con altrettanta efficacia (cfr. i richiami a lui in Histoire physique de la mer..., Amsterdam 1725, pp. 69, 81, 86 s., 140, 145).
Molti furono i suoi allievi (fra cui Francesco Bianchini, Domenico Guglielmini, Jacopo Bartolomeo Beccari, Fernando Antonio Ghedini, Anton Maria Valsalva, Eustachio ed Eraclito Manfredi, il citato Marsili) che avrebbero avuto un ruolo fondamentale nel successivo rinnovamento scientifico e cultuale della città; Trionfetti stesso vi giocò un ruolo di rilievo, facendosi membro attivo anche di alcune delle esperienze accademiche più significative, quali l’Accademia filosofico-sperimentale detta dell’Arcidiacono, che era stata fondata da Anton Felice Marsili, a cui si affiliò nel 1689, e l’Accademia degli Inquieti. In virtù del rapporto privilegiato che aveva stabilito con Marsili, fu immediatamente coinvolto nel progetto di fondazione dell’Istituto delle scienze (anzi era già annoverato fra i sei membri dell’originario progetto, secondo la stesura risalente al 3 ottobre 1702). In data 4 dicembre 1711 fu nominato anche professore di storia naturale in seno al neonato Istituto, del quale fu anche presidente. Fu inoltre indicato, su precise indicazioni di Marsili, fra coloro a cui affidare l’organizzazione dei reperti naturalistici, che risultarono suddivisi in cinque stanze.
Morì a Bologna il 2 luglio 1722.
Fonti e Bibl.: Molti i materiali lasciati manoscritti da Trionfetti: presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, sono conservati i corsi universitari, in particolare ms. B. 1449: «...Sex ultimi ex octo Physicorum libri, eruditissimi explicati ab excell. Doctore Lelio de Triumphettis anno D. millesimo sexcentesimo septuagesimo quinto»; ms. B. 1506: «Totius logicae compendiosa expositio. Pars prima sive Summulae logicales»; ms. B. 1662: «Philosophia iuxta...dogmata authore D. Laelio Trioinfetti [...] Tomus primus [...] rescriptus a me Joanne Boschi... anno 1715» (cfr. Inventari dei manoscritti delle Biblioteche d’Italia, LXXIX, Firenze 1954, pp. 35, 44, 64); presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, ms. Vitt. Em. 586, è conservata una redazione del De ortu et interitu rerum tractatus inviato ad Antonio Maria Ghislieri nel 1703; Bologna, Biblioteca universitaria, ms. 727: Lectiones, sive ostensiones botanicae, quas habuit in horto medico publico Bononiae ab anno 1675 ad annum 1721; ms. 728: Praelusiones botanicae, quas habuit in horto medico publico Bononiae ab a. 1675 ad a. 1721 inclusive; ms. 729: Exercitationes habitae in Istituto scientiarum Bononiae circa historiam naturalem cursu annorum quinque; inoltre ms. 319. Primi progetti fatti al Senato di Bologna per l’Istituto dal General Marsili, t. 1 (cfr. Inventari dei manoscritti delle Biblioteche d’Italia, XVII, Forlì 1911, p. 89); ms. 977, contenente le Istruzioni all’erborario che il Senato manda a monte Baldo e le Addizioni all’Ornitologia dell’Aldrovandi; ms. 1072, vol. IV, contenente, divise per fasci, lettere scambiate con diversi corrispondenti, fra cui Michelangelo Tilli, Giovanni Maria Lancisi, Giulio Pontedera, Giovan Battista Morgagni; ms. 1072, vol. V, fascio I: Memorie concernenti la vita dei due celebri fratelli Trionfetti bolognesi redatte da Carlo Antonio Amadei; fascio II: Poesie delli due fratelli Trionfetti; fascio III, contenente la versione manoscritta delle Theses pubblicate nel 1663; fascio IV, contenente i documenti relativi agli Onorarii e a Varii memoriali al Reggimento per l’aumento dei medesimi; b. 5, che contiene le lettere a lui indirizzate dal fratello Giovan Battista; ms. 1072, vol. VI, composto da dieci fasci di corrispondenza, fra cui quella con Luigi Ferdinando Marsili, Johann Jakob Scheuchzer, Johan Scheuchzer, William Sherard, Georg Volckamer, Peter Hotton, Felice Viali e Geminiano Montanari (dettaglio completo in Inventari dei manoscritti delle Biblioteche d’Italia, XIX, Forlì 1911, pp. 107 s.); lettere di Trionfetti sono altresì conservate in Bologna, Biblioteca universitaria, Fondo Marsili, ms. 79 (tre lettere), ms. 80 A (tre lettere); ms. 80 B (tre lettere); ms. 82 (tre lettere); ms. 86 (tre lettere); inoltre in Zurigo, Zentralbibliotech, ms. H 310 sono conservate quattordici lettere a Johann Scheuchzer e ventinove lettere a Johann Jakob Scheuchzer. Della corrispondenza con Luigi Ferdinando Marsili, sei lettere furono edite già in G. Fantuzzi, Memorie della vita del generale conte Luigi Ferdinando Marsigli, Bologna 1770, pp. 280-292, 295-299, 307-312; le undici lettere del citato ms. 1072, volume VI, b. 1 furono edite in Alcune lettere inedite del generale conte Luigi Ferdinando Marsigli al canonico Lelio Trionfetti per la fondazione dell’Istituto delle scienze di Bologna, a cura di G. Bianconi, Bologna 1849; G. Baglivi, Carteggio (1679-1704). Conservato nella Waller Collection presso la University «Carolina Rediviva» di Uppsala, a cura di A. Toscano, Firenze 1999, p. 203 (una lettera a Giorgio Baglivi).
A. Machiavelli, Vita del canonico L. T. celeberrimo filosofo botanico, in Giornale de’ letterati d’Italia, XXXV (1723), pp. 373-381; L.D. Quincy, Mémoires sur la vie de Mr. le Comte de Marsigli..., IV, Zurich 1741, pp. 122 s., 142-144; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi..., V, Bologna 1786, pp. 24, 140, 305, VIII, pp. 118-121; S. Mazzetti, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa Università, e del celebre Istituto delle scienze di Bologna..., Bologna 1848, p. 308; U. Dallari, I Rotuli dei lettori legisti e artisti dello Studio bolognese dal 1384 al 1799, III, parte prima, Bologna 1891, ad annum; L. Frati, Catalogo dei manoscritti di Luigi Ferdinando Marsili conservati nella Biblioteca universitaria di Bologna, in La Bibliofilia, XXVII (1925-1926), pp. 185-215, 263-285, 370-385, 447-451, XXVIII (1926-1927), pp. 50-56, 193-200, 291-301, 405-413, XXIX (1927-1928), pp. 46-54, 298-312, 404-419, XXX (1928), pp. 120-139, ad ind.; I materiali dell’Istituto delle Scienze (catal.), Bologna 1979, ad ind.; M.F. Spallanzani, Le Camere di storia naturale dell’Istituto delle scienze di Bologna nel Settecento, in Scienza e letteratura italiana nella cultura italiana del Settecento, a cura di R. Cremante - W. Tega, Bologna 1984, pp. 149-183; Anatomie accademiche, I, I commentari dell’Accademia delle scienze di Bologna, a cura di W. Tega, Bologna 1986, ad ind., II, L’enciclopedia scientifica dell’Accademia delle Scienze di Bologna, a cura di W. Tega, Bologna 1987, pp. 44 s.; U. Baldini, La teoria della spiegazione scientifica a Bologna e a Padova (1680-1730): influenze e differenze, in Rapporti tra le università di Padova e Bologna: ricerche di filosofia, medicina e scienza. Omaggio dell’Università di Padova all’Alma Mater bolognese nel suo nono centenario, a cura di L. Rossetti, Padova 1988, pp. 203-207; M. Sarti, I fossili e il diluvio universale. Le collezioni settecentesche del Museo di geologia e paleontologia dell’Università di Bologna, Bologna 1988, pp. 15, 29; M. Cavazza, Settecento inquieto. Alle origini dell’Istituto delle scienze di Bologna, Bologna 1990, ad indicem.