BISCIOLA, Lelio
Gesuita, nato a Modena il 1539 o 1540. Il 25 marzo 1555 venne ricevuto tra i gesuiti in Roma da S. Ignazio di Loiola. Passò quasi tutta la sua lunga vita insegnando; attese anche alcuni anni alla predicazione, ai governi e a scrivere libri. Non pare che in vita pubblicasse col suo nome altro che i due grossi volumi in folio Horarum subsecivarum, il primo di venti, il secondo di diciassette libri, pubblicati l'uno a Ingolstadt nel 1611, l'altro a Colonia nel 1618, e forse gli Observationum Sacrarum libri XII. Parecchie delle sue opere (come i Discorsi tre sopra l'Epistola del profeta Baruch agli Ebrei schiavi in Babilonia, Como 1620) videro la luce col nome del suo fratello minore Paolo. Compose inoltre e lasciò inedito un Commentarium in septimum C. Plinii Historiae naturalium librum ubi de Homine, ecc., lodato dal Della Torre di Rezzonico nelle sue Disquisitiones Plinianae, I, 28 e dallo Zaccaria (Excursus litterarii ecc., I, 123; Lettera sopra alcuni mss. delle Librerie di S. Fedele e di Brera di Milano, in A. M. Calogerà, Raccolta d'opuscoli ecc., Venezia 1728 segg., LIV, p. 477). Il Sommervogel ignorò se il Commentarium fosse perito o smarrito; in realtà esso si conserva tuttora nello stesso suo autografo di carte 623 in-folio, nella Biblioteca nazionale di Brera (AE, XII, 44-47), dove passò dalla biblioteca della casa professa di S. Fedele in Milano, nella quale l'ebbe in mano e lo descrisse lo Zaccaria.
Il B. morì a Milano il 10 novembre 1629.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli scrittori d'Italia, ecc., II, ii, Bresceia 1763, p. 1272 seg.; C. Sommervogel, Bibliothèque d. la C. de Jésus, I, Bruxelles 1890, col. 1511.