Slimani, Leïla. – Giornalista e scrittrice franco-marocchina (n. Rabat 1981). Trasferitasi a Parigi dal Marocco nel 1999, vi ha compiuto gli studi all'Institut d'études politiques e presso l'École supérieure de commerce, iniziando quindi la sua collaborazione con i periodici L'Express e Jeune Afrique. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo romanzo, Dans le jardin de l'ogre (trad. it. 2016), con cui si è aggiudicata il Prix Mamounia; scrittrice credibile e abile nello scavare con acutezza e sensibilità nei nodi problematici della modernità, la sua seconda opera, Chanson douce (2016; trad. it. Ninna nanna, 2017), per la quale le è stato conferito il premio Gouncourt 2016, ne ha confermato il talento narrativo nell'asciutta ricostruzione di storie minime in cui si addensa tutta la tragicità del quotidiano. Nel 2017 la scrittrice ha pubblicato il testo Sexe et mensonges. La vie sexuelle au Maroc (trad. it. I racconti del sesso e della menzogna, 2018), in cui affronta la questione della sessualità nel mondo arabo-musulmano, mentre è del 2020 il romanzo Le pays des autres (trad. it. 2020).