Vedi LEICESTER dell'anno: 1961 - 1995
LEICESTER (῾Ράτε, ᾿Εράται, ῾Ράγε; Ratae Coritanorum, Rate Corion)
Centro della Britannia, capitale dei Coritani (Itin. Ant., 477, 479; Ptolem., ii, 3, 11) corrispondente all'attuale Leicester. Gli scavi nella località detta Jewry Wall sulla Fossa May, hanno rivelato una occupazione indigena, forse belgica, che aveva avuto inizio prima della conquista romana ed era contmuata anche dopo di questa; le costruzioni erano di legno e mostrano successive fasi di crescente romanizzazione fino al tempo di Traiano. Seguendo il piano di Adriano di uno sviluppo municipale, queste costruzioni furono più tardi sostituite tutte da edifici pubblici monumentali, progettati verso il 125-130 d. C. La linea delle mura della città e l'intero tracciato stradale sembrano aver ricevuto a quell'epoca la loro forma definitiva.
Nella località detta Jewry Wall vi è ad E una grande sala con una fila di pilastri lungo il muro occidentale, con un'entrata monumentale che conduce ad O ad un grande cortile aperto, a livello notevolmente più basso; in questa corte fu costruita più tardi una serie di locali termali (150-60 d. C.). Durante gli scavi si ritenne che la sala fosse la basilica, ed il cortile aperto il primo Foro, rimasto incompiuto, dell'abitato indigeno, la capitale di tribù. Ma è improbabile che il Foro sia mai stato in una posizione così decentrata; e dato che la facciata principale dell'entrata monumentale del cortile si trova dentro la sala, è difficile che quest'ultima sia stata una basilica ricoperta con tetto. Più probabilmente la sala rappresenta la palestra di un complesso termale incompiuto, di età adrianea: mentre Foro e basilica, che dobbiamo supporre nel centro della città, non sono ancora stati rimessi in luce.
Bibl.: F. Haverfield, in Archaeological Journal, LXXV, 1918, pp. 1-46; K. M. Kenyon, Excavations at the Jewry Wall Site, Leicester, Oxford 1948; (recensione in Journ. Rom. Stud., XXXIX, 1949, pp. 142-145).