RUBRIE, LEGGI
. 1. Nel 123 C. Gracco fece presentare da un suo collega nel tribunato, del quale conosciamo solo il gentilizio, Rubrius, la lex Rubria de colonia Carthaginem deducenda. La colonia sul suolo della distrutta Cartagine fu dedotta, ma nel 121 un tribuno Minucio Rufo, per invito del senato, fece approvare una legge che abrogava la Rubria e aboliva la colonia di Cartagine, che fu lasciata sussistere solo di fatto. Nei tumulti provocati dall'abolizione della legge Rubria trovarono la morte Gracco e molti suoi compagni.
2. Nel senatus consultum per la rinnovazione dell'alleanza fra Roma e Astipalea (Inscript. Graecae, XII, fasc. III, n. 173) del 105 a. C. è citata una legge Rubria-Acilia, che pare regolasse i sacrifici che gli ambasciatori stranieri offrivano a Giove Capitolino. Si suppone rogata dai tribuni Rubrio, sopra ricordato, e M. Acilio Glabrione, ritenuto di solito l'autore della lex repetundarum epigrafica, e collega nel 123 di Rubrio.
3. Una lastra di bronzo scoperta a Velleia nel 1760, e ora a Parma, conserva la tav. IV (tre capitoli interi e principio e fine di altri due) di una legge sulla Gallia Cisalpina. Vi si tratta della giurisdizione dei magistrati municipali, la cui competenza è fissata sino a 15.000 sesterzî, a proposito dell'operis novi nuntiatio, del damnum infectum, dell'esecuzione contro i debitori in iure confessi o che non si difesero e dell'iudicium familiae erciscundae. La legge dev'essere posteriore alla concessione della cittadinanza romana alla Cisalpina (49 a. C.) e pare inoltre anteriore alla riunione della Cisalpina all'Italia avvenuta nel 42 a. C., perché la Cisalpina vi è ricordata come regione a sé; ma altri la ritengono invece posteriore anche al 42. La legge propone per il giudizio di damnum infectum due schemi di formule, nelle quali si richiama una lex (o plebiscitum) Rubria. I più ritengono che il richiamo si riferisca alle prescrizioni date poco prima dalla stessa legge della tavola Veleiate, e che questa sia quindi una lex Rubria; altri invece (Mommsen), che la lex Rubria fosse anteriore alla legge sulla Cisalpina e trattasse probabilmente del damnum infectum. Il Mommsen riteneva inoltre la tavola Veleiate una lex data e che un altro frammento della stessa legge fosse nella tavola scoperta a Este nel 1880. Comunque, la legge Veleiate, che va ordinariamente sotto il titolo di lex Rubria de Gallia Cisalpina, è della più grande importanza per la conoscenza dell'organizzazione giudiziaria romana e del processo formulare.
Bibl.: I. G. Rotondi, Legs publicae populi Romani, Milano 1912, p. 310; F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I, col. 1169; P. Fraccaro, in Athenaeum, XIII (1925), p. 91; 2. Rotondi, op. cit., p. 315; 3. Corp. Inscr. Lat., I, 2ª ed., n. 592; XI, 1146; G. Bruns e O. Gradenwitz, Fontes iuris romani antiqui, 7ª ed., Tubinga 1909, p. 97; G. Baviera, C. Ferrini e G. Riccobono, Fontes iuris romani, p. 135; P.F. Girard, Textes de droit romain, 5ª ed., Parigi 1923, p. 72; Rotondi, op. cit., pp. 435 e 494; Th. Mommsen, in Gesammelte Schriften, I, Berlino 1905, pp. 152, 162, 175, 192; Th. Kipp, Geschichte des römischen Rechts, 4ª ed., Lipsia 1919, p. 41; E. Weiss, in Pauly-Wissowa, XII, col. 2412.