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LEEUWARDEN

di Adriano H. Luijdjens - Enciclopedia Italiana (1933)
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LEEUWARDEN (frisone Ljouwert; A. T., 44)

Adriano H. Luijdjens

Città olandese, capoluogo della provincia di Frisia, con 48.482 ab. (1930; nel 1890, 29.000), di cui 13% cattolici, 23% senza religione, gli altri calvinisti. Leeuwarden è centro di una numerosa rete di canali di somma importanza per le comunicazioni; i principali sono: il Trek Vaart, che va al Lauwers Zee; il Harlinger Vaart, che si dirige a ovest e sbocca nel mare ad Harlingen; l'Ee Vaart, che sbocca nello Zuider Zee a Workum; il Zwette Vaart, che mette la città in comunicazione con Sneek e i laghi frisoni. Il traffico in tutti i canali è intenso. Leeuwarden è pure un nodo ferroviario di una certa importanza, con linee per Harlingen, per Stavoren, per Zwolle, per l'Olanda centrale, per Groninga e per la Germania. L'importanza ferroviaria aumenterà di molto appena finita la nuova linea sulla diga di chiusura dello Zuider Zee, perché allora Leeuwarden si troverà sulla linea più breve che congiungerà Amsterdam con Amburgo e il nord della Germania. La città è anche il centro di ben quaranta linee regolari di autobus, di cui una passa sulla diga dello Zuider Zee.

Leeuwarden è il centro agricolo della Frisia e il suo mercato bovino è il secondo per importanza dell'Olanda (dopo Rotterdam) con uno smercio (1927) di 140.000 bovini, 66.000 pecore e 91.000 suini. La sede di tale mercato accanto alla stazione ferroviaria è un modello di attrezzatura moderna. Enorme è il commercio dei prodotti dell'industria dei latticinî (1926: burro 293.000 kg., formaggio 2.200.000 kg.) e delle uova: 50 milioni. L'industria è rappresentata da cantieri per navi di piccola stazza e dalla lavorazione dell'ottone si produce inoltre latte condensato e olio di lino. Rinomate sono le oreficerie. La città è forse la più florida dei Paesi Bassi. La parte moderna si è sviluppata tutt'intorno al centro antico, da cui è separata da una larga cintura di parchi sul posto delle fortificazioni demolite. Culturalmente, Leeuwarden ha grande importanza per le varie società che studiano la lingua, la letteratura, la storia e il diritto dei Frisoni.

Monumenti. - La città non è ricca di monumenti importanti, ma invece ha conservato bene il pittoresco aspetto di vecchia città olandese con gran numero di belle case patrizie (secoli XVII e XVIII). Il principale monumento è la Oldehove, tozzo campanile (1529) incompiuto della distrutta chiesa di San Vito. La Chiesa Grande, ora protestante, fu cominciata nel 1487 dai domenicani: è la più grande chiesa conventuale dei Paesi Bassi, ma i rifacimenti ne hanno cambiato l'aspetto. Anche le altre chiese protestanti sono antiche chiese conventuali piuttosto semplici; la più bella è quella Vallone (degli ugonotti); la chiesa luterana del 1680 è baroccheggiante.

La Corte degli statolder, ora dimora del commissario reale della provincia, è una costruzione seicentesca assai vasta, dall'esterno semplice; bellissimo il Giardino del principe, ora parco pubblico. Il palazzo comunale (1715) ha una vasta e bella sala del consiglio. Notevole è la cancelleria (ora archivio), costruita (1566-1571) da B. Janszoon in uno stile tra gotico e Rinascimento, con scalone esterno del 1621.

La casa costruita (1735-1765) dalla vedova dello statolder Giovanni Guglielmo Friso è ora sede di un ricco museo di arte cinese e indonesiana, con una raccolta di ceramiche specialmente importante. In una bella casa patrizia al Mercato della torba ha sede il museo frisone che contiene ricche collezioni di antichità preistoriche della provincia, oggetti romani della Frisia, raccolte di interesse storico; ma specialmente argenterie frisoni (di Heringa State) e una magnifica collezione di porcellane e maioliche di provenienza europea e asiatica; sculture medievali, una collezione folkloristica, una galleria di quadri moderni con molte opere di H. Bisschop.

A quattro chilometri dalla città si trova Heringa State, unico esempio superstite di una fattoria-castello frisone o stins del secolo XVI, ora proprietà del museo. Accanto allo stins si trova l'ospedale del dottor Popta, fondato nel 1713 dai Popta, la famiglia patrizia frisone cui appartenne Heringa State.

Storia. - Nell'anno 1435 gli Stati di Frisia, unendo i due antichi villaggi di Oldehove e Hoek al villaggio Nyehove, fondarono la città di Leeuwarden che fu rinforzata di mura. Quella città era allora situata sul Middelzee, un esteso mare interno, più tardi (1505-1508) prosciugato, e si sviluppò come porto. Ebbe parte importante nelle lotte tra Schieringers e Vetkoopers, e dal 1480 al 1524 subì numerosi assedî. Solo sotto Carlo V la popolazione, ribelle a ogni autorità, si piega sotto un governo regolare e gode allora tranquillità e benessere. Il protestantesimo vi trovò molti proseliti, anche più quando Filippo II decise che Leeuwarden dovesse essere sede vescovile. All'arrivo del primo vescovo (1570), che era stato preceduto dalla crudele soldatesca del duca d'Alba, il popolo era apertamente ostile. Nel 1577 Leeuwarden, insieme con le tre provincie nordiche partecipò agli Stati generali; i cittadini nel gennaio 1580, sospettando dello statolder Rennenberg, assalirono e presero la rocca e impedirono così che per il tradimento del detto statolder anche la loro città ritornasse sotto il giogo spagnolo. Nello stesso anno il vescovo lasciò per sempre Leeuwarden. Nel 1584 gli Stati di Frisia nominarono loro statolder Guglielmo Luigi, conte di Nassau, nipote di Guglielmo il Taciturno; il nuovo statolder prese residenza a Leeuwarden che rimase residenza fino al 1747. Gli anni critici della storia olandese (1672, 1748, 1785-87) a Leeuwarden sono caratterizzati da movimenti popolari assai violenti; tuttavia la città ha conosciuto un continuo progresso.

Bibl.: Oltre ai libri citati sotto frisia, v. S. A. Gabbema, Verhaal van Leeuwarden, Leeuwarden 1710; P. Brouwer e W. Eekhoff, Nasporingen betrekkelijk de geschiedenis der Middelzee, Leeuwarden 1834.

Vedi anche
Guglièlmo IV d'Orange-Nassau statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi Guglièlmo IV d'Orange-Nassau statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi. - Figlio (Leeuwarden 1711 - L'Aia 1751) di Giovanni Guglielmo Friso, principe di Nassau-Dietz, fu il primo statolder a riunire (1747) tutte e sette le province della repubblica sotto il proprio governo. Attuò diverse riforme, ... Utrecht Città dei Paesi Bassi (299.891 ab. nel 2009), capoluogo della prov. omonima, parte della conurbazione denominata Randstad Holland (➔). Ha pianta assai irregolare: il vecchio centro ha strade pittoresche, ma anguste, per quanto notevoli sventramenti siano stati operati nella seconda metà del 20° secolo. ... Pierre-Daniel Chantepie de La Saussaye Chantepie de La Saussaye ‹šãtpì d la sosè›, Pierre-Daniel. - Teologo e storico delle religioni olandese (Leeuwarden, Olanda, 1848 - Bilthoven 1920). Prof. all'univ. di Amsterdam (1878), poi (1899-1916) a Leida, sua opera principale è il Lehrbuch der Religions geschichte (1887-89) che nella 4a ed. (1925), ... Amsterdam Città dei Paesi Bassi (747.584 ab. nel 2008; 1.028.603 ab., considerando l’intera agglomerazione urbana), nella provincia dell’Olanda Settentrionale, situata sull’estremo tronco del fiume Amstel canalizzato. È capitale dei Paesi Bassi (l’Aia è la sede del governo e dei sovrani).  ● Parte integrante della ...
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