LEDÓCHOWSKI, Mieczysław Halka, conte
Arcivescovo di Gniezno, cardinale. Oriundo da antica e nobile famiglia polacca, nacque il 29 ottobre 1822 a Klimontów presso Sandomierz, morì a Roma il 22 luglio 1902. Studiò dapprima in Polonia, a Radom e a Varsavia, e poi a Roma, dove si laureò all'università gregoriana. Consacrato sacerdote nel 1845, fece rapida carriera: nel 1851 fu aggregato alla nunziatura di Lisbona, nel 1856 fu inviato quale delegato apostolico in Columbia e nel Chile, nel 1861 ebbe la nomina ad arcivescovo titolare di Tebe e nunzio a Bruxelles. Quattro anni dopo fu nominato arcivescovo di Gniezno e Poznań (Posen). Dapprincipio i suoi rapporti col re Guglielmo furono buoni, sicché nel 1870 L. tentò, ma invano, d'interessarlo al ristabilimento dello Stato Pontificio. Ma poco dopo, scoppiato il "Kulturkampf", L. assunse di fronte alle diverse ordinanze di "maggio" del governo prussiano un atteggiamento di fiera opposizione. La lotta assunse talvolta carattere nazionale - così per il rifiuto di ubbidire all'ordine che imponeva l'insegnamento della religione esclusivamente in lingua tedesca - ma non meno aspra fu nel campo dei rapporti giuridici tra Chiesa e Stato. Ripetutamente processato, fu invitato il 24 novembre 1873 a rassegnare le dimissioni. Alla risposta negativa, il governo prussiano lo arrestò e rinchiuse nelle prigioni di Ostrowo (3 febbraio 1874). Ma, mentre il tribunale lo dichiarava deposto dalla carica di vescovo di Gniezno e Poznań, il papa Pio IX lo nominava cardinale. Liberato dalla prigione al principio del 1876, fu espulso da tutti i territorî vicini a Poznań. Si recò allora a Roma, e da Roma continuò ad amministrare la sua diocesi fino al 1885, quando spontaneamente vi rinunziò, per non intralciare gli approcci tra la Prussia e il Vaticano. Nel 1892 fu nominato prefetto della Sacra Congregazione di propaganda fide.