LECHEO (Λεχαῖον, Lechaeum)
Era l'antico porto occidentale di Corinto, sul Golfo Corinzio, come Cencree era il porto orientale sul Golfo Saronico. Era costituito precisamente da una rada esterna verso il mare, e da un porto interno artificialmente adattato, verosimilmente entro una zona lagunosa, con insenature e canali lungo i quali correvano banchine e approdi, di cui si distinguono ancora tracce sulla costa ora insabbiata. L'età di questi ruderi, finora mai scavati, pare risalga all'epoca ellenistica; il porto tuttavia, probabilmente già adoperato dalla stazione preistorica della vicina Korakou (v. cretese-micenea, civiltà, XI, pag. 870 seg.), era fino dal secolo V il maggior porto di guerra di Corinto, nel IV la base della flotta macedonica, importante anche durante l'età romana, e riorganizzato dal proconsole Flavio Ermogene. Una strada, fiancheggiata su entrambi i lati da mura, lo congiungeva con la città. Il principale santuario del porto era quello di Posidone Lecheo.
Bibl.: A. S. Georgiades, Les ports de la Grèce dans l'antiquité, qui subsistent encore aujourd'hui, Atene 1907, p. 4 segg.; Paris, in Bull. Corr. Hell., XXXIX (1915), p. 5 segg.; K. Lehmann-Hartleben, Die ant. Hafenanlagen d. Mittelmeeres, in Klio, XIV, p. 148 segg.; W. Zschietzschmann, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., supp. V, col. 542 segg.