LECCE (XX, p. 716)
Il nuovo piano regolatore della città ha inquadrato i rioni di ampliamento e ne ha normalizzato lo sviluppo. Nel vecchio nucleo cittadino, di tipo medievale con vie strette e tortuose, la Piazza S. Oronzo è in corso di sistemazione e di ampliamento e inquadrerà l'Anfiteatro romano, il più notevole monumento cittadino. I rioni più vecchi sono stati risanatì mediante una rete di fognature e il rinnovamento della pavimentazione. Fra le opere pubbliche ricordiamo: la Casa del Fascio, le nuove sedi del R. Liceo Ginnasio e del R. Istituto Magistrale, la Casa della G. I. L. con il parco degli sport, il campo polisportivo "28 ottobre", i lavori di restauro e di isolamento della Porta Napoli.
Lecce è formata di ogni ordine di scuole medie e di numerose istituzioni di beneficenza. Fia le raccolte del Museo Provinciale (p. 717) si devono ricordare quelle classiche e preistoriche.
La città ha il suo lido, sull'Adriatico, in S. Cataldo, col quale è collegata, durante la stagione estiva, da servizio di autobus.
La città al censimento del 1936 ha denunciato una popolazione presente di 51.144 ab. e residente di 49.261 ab., dei quali 42.622 nel centro e 6639 (il 15,6%) sparsa.
La provincia di Lecce. - La provincia di Lecce manca di notevoli corsi d'acqua. Essa ha clima semiarido con un massimo di piovosità (da 900 a 1000 mm. annui) sul lato adriatico. Il sottosuolo, roccioso, è costituito di calcari magnesiferi, di tufi calcarei sedimentarî o compatti e di conglomerati argillosi; frequenti i giacimenti di bauxite.
L'acquedotto pugliese ha esteso già la sua rete a tutti i paesi posti a nord della congiungente ideale Otranto-Gallipoli; è prossimo l'approvvigionamento idrico dell'intiera provincia.
La rete stradale della provincia comprende km. 144,35 di strade statali e km. 850 di strade provinciali. Porto commerciale è Gallipoli con un movimento medio di merci di oltre 80.000 tonnellate annue.
Della totale estensione della provincia, circa ha. 38.700 sono coltivati a vigneto (prod. annua 2.000.000 di quintali di uva), 76.000 a oliveto (prod. annua 674.000 q. di olive e 85.000 q. di olio), ha. 12.000 a tabacco (prod. annua 90.000 q.), ha. 73.000 a seminativo e seminativo arborato. Il tabacco prodotto viene lavorato sul posto da circa 400 stabilimenti di ditte concessionarie.
Fra i centri della provincia ricordiamo, per l'importanza delle sue sorgenti termo-minerali, Santa Cesarea Terme.
Bibl.: Micalella, Un antico ipogeo a Lecce, in Apulia, IV, p. 93; P. Romanelli, in Corpus vasorum antiquorum, fasc. 4° e 5°; P. Palumbo, Lecce vecchia, Lecce 1912; id., Risorgimento salentino, ivi 1911; G. F. Tanzi, La contea di Lecce, ivi 1896; e le riviste Rivista storica salentina e Rinascenza salentina, passim.