Vedi LEBADEIA dell'anno: 1961 - 1995
LEBADEIA (v. vol. IV, p. 517)
Ulteriori studi sui supposti resti del Tempio di Zeus Basilèus, rinvenuti sulla collina del profeta Elia, hanno portato a una loro datazione al III sec. a.C.; mentre alcuni frammenti di iscrizioni già noti recanti il preventivo della costruzione dell'edificio (IG, VII, 3073), sembrerebbero provare che il monumento era dorico, períptero e orientato E-O (Roux, i960). Le fonti (Paus., ix, 39, 3) ricordano che il santuario non fu mai terminato. Il rinvenimento in quest'area di frammenti in pòros, fra i quali due appartenenti a un gèison dorico, rivelerebbe l'esistenza di un edificio dorico più antico e di minori dimensioni.
Seguendo Pausania (IX, 39, 4-9), secondo il quale la sede dell'oracolo di Trofonio si trovava presso il Tempio di Zeus Basilèus, E. Bailas e N. Pharaklas hanno proposto di riconoscerla in un edificio sotterraneo circolare in pietra di c.a 3 m di diametro a SO del suddetto tempio. L'identificazione della costruzione con la sede dell'oracolo è avvalorata dall'esistenza di due sorgenti alle pendici del monte, menzionate nella descrizione dello scrittore greco. I resti portati alla luce apparterrebbero, secondo gli scopritori, al III sec. d.C. e sono stati messi in relazione con una sua ricostruzione a seguito di una supposta distruzione da parte degli Eruli. Contro questa datazione si è pronunciato il Fossey, che ha fatto notare come i frammenti ceramici sui quali essa si basa siano più tardi della metà del III sec. d.C. Mentre E. Waszink ha creduto di poter identificare l’àdyton in un bacino scavato nella roccia dietro la cappella della Zoodochos Pighì, le dimensioni del quale anche in questo caso si accordano con quelle fornite dal testo di Pausania. Altri studiosi tra i quali il Frazer pongono la sede dell'oracolo nell'area del forte francese, presso il fiume Hercyna.
Presso il Trophònion si svolsero, a partire dal 371 a.C., i Basìleia, giochi in onore di Zeus Basilèus, il programma dei quali è stato di recente ricomposto grazie a un'iscrizione inedita, rinvenuta a L. nel 1956 e ora conservata al museo di Delfi (Koumanoudis, 1971).
Sulle pendici NE del monte sul quale si erge la fortezza, sono scavate alcune nicchie votive. In una di esse (3,88 m di profondità per 3,45 m di larghezza e 2,70 m di altezza c.a), posta immediatamente a SO del ponte eretto all'epoca della dominazione turca, la Waszink ha proposto di riconoscere il santuario di Hercyna, ricordato da Pausania (IX, 39, 3).
Tracce di edifici antichi e sepolture, databili tra il periodo classico e quello romano, sono state portate alla luce nella città moderna; mentre nella zona della cappella di Haghios Vlasios, a NE di L. sono stati rinvenuti resti di un acquedotto romano. In questo luogo sono state trovate numerose tombe di III-II sec. a.C., oltre a oggetti di bronzo, terracotta e frammenti di vasi.
Quasi inesistenti sono invece i resti di epoca preistorica e micenea. Questo fatto, corredato da alcuni elementi storiografici, porterebbe a escludere l'identificazione, già riportata da Pausania (IX, 39, 1), di L. con la Mìdeia omerica.
Bibl.: G. Roux, Le dévis de Livadie et le tempie de Zeus Basileus, in Museum Helveticum, XVII, i960, pp. 175-184; E. Waszink, The Location of the Oracle of Trophonios at Lebadeia, in BABesch, XLIII, 1968, pp. 23-30; E. Ballas, Ν. Pharaklas, Περι του μαντειου του Τροφωνιου εν Λεβαδεια, in AAA, II 1969, pp. 228-232; S. N. Koumanoudis, Αγωνιστικός καταλογος εκ Λεβαδειας, in ADelt, XXVI, 1971, p. 34, ss.; S. Lauffer, Kopais. Untersuchungen zur historischen Landeskunde Mittelgriechenlands, I, Francoforte 1986, pp. 142-147; J. M. Fossey, Topography and Population of Ancient Boiotia, Chicago 1988, pp. 343349; P. e M. Bonnechère, Trophonios à Lébadée. Histoire d'un oracle, in EtCl, LVII, 1989, pp. 289-302; J. M. Fossey, Papers in Boiotian Topography and History, Amsterdam 1990, pp. 242-246; Ch. Piteros, Ανασκαφη οικοπέδου Α.φων Τολια στη Λιβαδεια, in Proceedings of the 2nd International Congress of Beotian Studies, Levadia 1992, Levadia 1992, p. 125; P. Vannicelli, Problemi della Beozia omerica, in Atti del Secondo Congresso Intemazionale di Micenologia, Roma-Napoli 1991, in corso di stampa.