leaker
s. m. e f. Chi diffonde indebitamente informazioni riservate di vario genere.
• I Linkin Park hanno venduto quaranta milioni di copie dei due dischi precedenti, e il loro nuovo album è uno dei più attesi dell’anno: erano quindi imponenti le misure di sicurezza per impedire che il disco circolasse in anticipo sulle reti Peer To Peer. Ma anche stavolta, nonostante le guardie, i controlli, i sistemi elettronici, i leakers (così si chiamano i pirati dell’informatica specializzati nel piratare le anteprime dei dischi) sono riusciti a battere una multinazionale. (Bruno Ruffilli, Stampa, 20 maggio 2007, p. 41, Spettacoli) • La seconda puntata dello scandalo sullo spionaggio permanente di America e, ora sappiamo, Regno Unito per merito di Edward Snowden, il leaker ormai scomparso nelle lande asiatiche a dominio cinese, non ha aiutato a scongelare l’atmosfera (Gordon Brown spiò tutti al G20 del 2009, gli americani spiarono l’allora presidente russo, Dmitri Medvedev), ma c’è di buono che se gli spioni sono ancora all’opera avranno poco da rivelarci. (Paola Peduzzi, Foglio, 18 giugno 2013, p. 1, Prima pagina) • «Fin qui non abbiamo visto nulla di simile all’incriminazione di James Risen del New York Times decisa in era Obama: non dimentichiamo che, contro i leaker, il presidente democratico ha fatto ricorso all’Espionage Act del 1917 più di tutti i suoi predecessori alla Casa Bianca messi insieme» (Michael Barone intervistato da Massimo Gaggi, Corriere della sera, 1° marzo 2017, p. 3, Primo piano).
- Dall’ingl. leaker ‘chi diffonde informazioni riservate’.
- Già attestato nella Stampa del 5 aprile 2003, p. 30, Spettacoli (Bruno Ruffilli).