JOSEPH, Le Père
, François le Clerc du Tremblay, detto Le père Joseph, religioso e uomo di stato francese, nacque il 4 novembre 1577 a Parigi, morì ivi il 16 dicembre 1638. Entrato nei cappuccini, a Orléans, si fece rapidamente strada nell'ordine, come insegnante di filosofia, predicatore, provinciale della Touraine (1613); e sin da allora nell'esplicazione del suo compito palesò, con un profondo e sincero sentimento religioso, un'energia e una chiarezza di vedute singolari. Cercò di preparare, anche, una crociata contro i Turchi, approfittando di complotti che si preparavano nei Balcani: il progetto fallì, ma il padre J. riuscì in altra maniera a operare nell'Oriente, come prefetto cioè delle missioni dei cappuccini (dal 1625). Ma nel frattempo egli aveva ormai iniziato la sua partecipazione anche alla vita politica francese. Venuto in contatto con il Richelieu nel 1616, all'epoca delle trattative di Loudun fra la corte e i principi ribelli, ne divenne, dopo l'assunzione al governo, il più fidato collaboratore, spesso anche l'ispiratore nelle grandi questioni politiche. Nell'atteggiamento della Francia nella guerra dei Trent'anni, il padre J. ebbe così influsso importantissimo: in un primo tempo, fin verso il 1632, agendo in senso conciliante, poi invece con decisa volontà di lotta. Negli eventi diplomatici del 1633-34 ebbe parte decisiva (v. anche richelieu).
Attorno al padre J. si è formata una vera leggenda, che ha fatto dell'"Eminenza grigia", come era chiamato, un intrigante e valido consigliere. In realtà, egli è una figura di primo ordine nella storia francese della prima metà del sec. XVII.
Bibl.: G. Fagniez, Le P. J. et Richelieu, Parigi 1894.