Nome di famiglia, usato talvolta anche come firma collettiva, di tre fratelli, pittori: Antoine (Laon 1588 circa - Parigi 1648), Louis (Laon 1593 circa - Parigi 1648), Mathieu (Laon 1607 - Parigi 1677). Appartennero all'Académie royale; Mathieu fu nominato, nel 1633, pittore ordinario della città di Parigi. Essi stabilirono una così stretta collaborazione (le loro opere tra il 1641 e il 1647 furono firmate semplicemente Lenain) da rendere malagevole la distinzione delle singole personalità. Dipinsero soggetti religiosi e allegorico-mitologici, scene all'aperto ma soprattutto produssero ritratti di gruppo in interni contadini e borghesi, muovendo dal gusto della scena di genere di carattere realistico, tanto vivo nella tradizione dei Paesi Bassi, e dal caravaggismo nordico. La critica ravvisa la preminenza dello stile di Antoine in un gruppo di opere più aderenti a certo arcaismo fiammingheggiante (Riunione di famiglia, 1642, Parigi, Louvre); attribuisce invece al prevalere della personalità di Louis la maniera più ampia e vigorosa di un secondo gruppo al quale appartengono La fucina, La carretta (1641), Pasto di contadini (1642), il Corpo di guardia o La tabagie (1643) del Louvre, Quattro figure a tavola della National Gallery di Londra. Fare più libero e tecnica più elegante contraddistinguono la preminente collaborazione di Mathieu (Giocatori di dadi, Amsterdam, Rijksmuseum; Giocatori di tric-trac, Louvre). Mathieu, che sopravvisse lungamente ai fratelli, è meglio noto per la sua produzione personale (Venere nella fucina di Vulcano, Reims, Musée Saint-Denis).