BONAMICO, Lazzaro
Nacque a Bassano nel 1479, ma gran parte della sua vita trascorse a Padova, ove venne istruito nelle lettere latine e greche da Giovanni Calfurnio e da Marco Musuro, e nella filosofia dal Pomponazzi. In breve la fama della sua dottrina salì tant'alto che molte città e parecchi sovrani d'Europa se lo contesero; ma, eccettuate brevi permanenze a Bologna e a Roma, che dové lasciare per il sacco del 1527, professò lettere latine e greche quasi sempre nello Studio di Padova, ove morì l'11 febbraio del 1552. Coltivò assai l'eloquenza e sostenne la preminenza del latino sul volgare italiano. Poche furono le sue opere, perché allo scrivere preferì lo studio e l'insegnamento. Di lui rimangono i Carmina (Venezia 1572), le Epistolae, le Orationes, e i Concetti della lingua latina (Venezia 1562).
Bibl.: G. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, s. v.; G.Antonibon, Di L. B. e del suo commento alla Maniliana di Cicerone, Cividale 1893; G. Marangoni, L. B. e lo studio padovano, in Nuovo Arch. Veneto, n. s., 1901, I, pp. 118-151; II, 131-196.