Osborne, Lawrence. – Scrittore britannico (n. 1958). Profondo conoscitore dell’Oriente, viaggiatore instancabile e accurato osservatore della modernità, ha esordito nella narrativa con il romanzo Ania Malina (1986), cui ha fatto seguito il fortunato Bangkok (2009; trad. it. 2009), che gli ha assicurato ampia notorietà. Collaboratore di testate giornalistiche quali il New York Times, il New Yorker, il Financial Times e il New York Observer, ha pubblicato numerosi saggi affrontando temi eterogenei quali l’enologia, l’autismo, il turismo (Paris dreambook: an unconventional guide to the splendor and squalor of the city, 1990; The poisoned embrace: a brief history of sexual pessimism, 1993; American normal: the hidden world of Asperger syndrome, 2002; The accidental connoisseur: an irreverent journey though the wine world, 2004; The naked tourist: in search of adventure and beauty in the age of the airport mall, 2006, trad. it. 2006; Shangri-La, 2008, trad. it. 2008; The forgiven, 2012, trad. it. Nella polvere, 2021; The wet and the dry: a drinker's journey, 2013), mentre tra i suoi testi narrativi più recenti, caratterizzati da una prosa elegante e da un ritmo serrato e coinvolgente, occorre citare The ballad of a small player (2014; trad. it. 2018), Hunters in the dark (2015; trad. it. 2017), Beautiful animals (2017; trad. it. L'estate dei fantasmi, 2017), Only to sleep (2018), The glass kingdom (2020; trad. it. 2022) e On Java Road (2021).