LAWĀTAH (nella pronuncia dialettale Lwātah, nei varî adattamenti delle grafie europee Luàta, Lauàta, Lowâta, Louata, Louatah, ecc.; nelle trasformazioni risultanti da documenti di epoca bizantina Λευἁϑαι, Λεβάνϑα, Ilāguten, Languatan, ecc.; forme tutte che risalgono a un prototipo berbero Ilawāten)
Si chiamavano così i componenti di uno dei maggiori rami etnici dei Berberi (v.), che dimorava in maggioranza nella Cirenaica e nella Tripolitania orientale, e che ebbe larga parte nella storia nordafricana, specialmente nel periodo della dominazione bizantina e di quella araba. Secondo genealogie indigene essi si suddividevano in Lawātah propriamente detti e in Nafzāwah (Nefzāwah), questi ultimi residenti nella Tunisia meridionale. Si ha notizia di incursioni dei Lawātah contro la zona costiera della Tripolitania, al tempo del dominio vandalico. Successivamente, mentre era prefetto d'Africa il generale bizantino Solomone e suo nipote Sergio comandava le forze della Tripolitania, si ebbe una grande rivolta di quelle genti berbere per un incidente avvenuto nell'anno 543 d. C. fra bizantini e un gruppo di notabili lawātah in un banchetto a Leptis Magna, incidente che determinò il massacro di quasi tutti i notabili suddetti. Nella storia della dominazione araba più volte i Lawātah appariscono come ribelli o come sostenitori di regni separati dal califfato; così di quello degli Idrīsiti (v.), al Marocco, e di quello degli Ibāditi (v.) in Algeria. Attualmente vi sono gruppi che portano ancora l'antico nome in varie regioni dell'Africa settentrionale e fra queste in Tripolitania (ez-Zāwiyah, Msellātah, Tāworghā, ecc.).
Bibl.: al-Bakrī, Description de l'Afrique septentrionale (trad. De Slane), Algeri e Parigi 1913, passim; Ibn Khalduūn, Histoire des Berbères (trad. De Slane), Algeri 1852-1856, I, passim (n. ed., Parigi 1925 segg.); E. De Agostini, Le popolazioni della Tripolitania, Tripoli 1917, passim; id., Le popolazioni della Cirenaica, Bengasi 1922-23, passim; P. Romanelli, Leptis Magna, Roma 1926, pp. 31-32; Ch.-A. Julien, Histoire de l'Afrique du Nord, Parigi 1931, pp. 303-304.