LAVINIO
. Antica città del Lazio, la cui identificazione con la moderna borgata di Pratica di Mare è ammessa oggi da tutti, sebbene sul luogo non esista alcun avanzo. La piccola collina dista da Roma circa 17 miglia e 3 miglia dal mare: quivi la tradizione virgiliana colloca i primi fatti della venuta di Enea nel Lazio, attribuendo la fondazione della città allo stesso eroe troiano. Tali fatti sono estesamente narrati anche da Dionigi di Alicarnasso, e, quantunque leggendarî, ci dànno la prova dell'esistenza di essa in epoca molto remota. Nell'età storica Lavinio appare come una piccola cittadina, legata con Roma da fedele amicizia, interrotta solo nella defezione della lega latina del 339 a. C. Dopo la pace del 338 dovette essere incorporata al territorio romano come municipio. Scarse sono le notizie durante la repubblica, quando la città viveva più per le sue memorie sacre (i laurentini Penates) che per la sua efficienza civile. Vespasiano inviò a ripopolarne il territorio una colonia di veterani, fondendo (egli stesso, o uno dei suoi immediati successori) il territorio di Lavinium con quello di Laurentum, che prese il nome di Lauro-Lavinium, a meno che, come credono molti, le due città non fossero state sempre la stessa cosa o non fossero state fuse già anticamente in un solo comune.
Bibl.: H. Nissen, Italische Landeskunde, II, Berlino 1902, p. 573 seg.; J. Carcopino, Virgile et les origines d'Ostie, Parigi 1919, p. 171 segg.