Lavinia (Lavina)
Personaggio virgiliano, unica figlia di Latino, re del Lazio, e di Amata.
Era stata promessa in isposa a Turno, re dei Rutuli; ma quando Enea approdò al territorio di Laurento, Latino strinse alleanza con l'eroe troiano contro Turno e acconsentì alle nozze di L. con Enea, per aver riconosciuto in lui lo straniero destinato a unirsi a lei e a divenire il signore del luogo (Aen. VII 251 ss.).
L. è ricordata come terza moglie di Enea in Mn II III 16 Tertia Lavinia fuit, Albanorum Romanorumque mater, regis Latini filia pariter et heres; come abitatrice del ‛ nobile castello ' nel Limbo, accanto al padre, in If IV 126 vidi 'l re Latino / che con Lavinia sua figlia sedea; nella terza visione d'iracondia giustamente punita che si presenta a D. nel terzo girone del Purgatorio, mentre ricorda, in atto di fanciulla piangente, la tragica fine della madre Amata, impiccatasi in un accesso d'ira per non vedere la figlia andare sposa a Enea: Pg XVII 37 Ancisa t'hai per non perder Lavina. È infine ricordata in una circonlocuzione in cui Enea è indicato come suo sposo, in Pd VI 3 l'antico che Lavina tolse.