GAMBARA, Lattanzio
Pittore, nato a Brescia circa il 1530, morto nel 1573 o '74. Studiò con Antonio Campi, che accompagnò poi a Cremona. Nel 1552 circa ritornò a Brescia ove divenne scolaro del Romanino, col quale collaborò a varie opere. Di un'attività instancabile, eseguì soprattutto a Brescia numerosissime pitture a fresco e ad olio, oggi in gran parte distrutte. Notevoli, tra le opere bresciane del G., gli affreschi mitologici, solo parzialmente conservati, delle Case del Gambero e della sua casa in via dietro Vescovado, quelli, restaurati, nel Palazzo del comune, la bella Natività dei santi Faustino e Giovita. A Parma eseguì, in collaborazione con B. Gatti, detto il Sojaro, una serie di affreschi nel duomo (1568-73), anche essi deperiti, mentre si conservano discretamente gli affreschi, firmati, della facciata della casa Soranzo ad Asolo. Seguace del Romanino, il G. fu decoratore vivace e brillante; ha la pennellata larga e sicura, toni fluidi e rosei, squisite sfumature e trapassi di colori.
Bibl.: F. Nicoli Cristiani, Della vita e delle opere di L.G., Brescia 1807; Graul, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920 (con bibl.); G. Nicodemi, G. Romanino, Brescia 1925, pp. 172-73.