Pittore (n. Brescia 1530 circa - m. 1573 o 1574), studiò con G. e A. Campi e con G. Romanino, e con questo collaborò agli affreschi mitologici di palazzo Averoldi a Brescia. Tra le sue opere bresciane, notevoli gli affreschi mitologici, solo parzialmente conservati, delle case del Gambero e della sua casa in via dietro Vescovado; quelli nel palazzo del Comune; la Natività dei SS. Faustino e Giovita. A Parma eseguì, con B. Gatti, gli affreschi nel duomo raffiguranti Storie di Cristo e Profeti (1567-73). Fu decoratore vivace, risentendo del manierismo lombardo.