LATISANA (A. T., 24-25-26)
Cittadina della provincia di Udine (a 46 km. dal capoluogo), 9 m. s. m., posta nella bassa pianura friulana sulla sinistra del Tagliamento, di contro a San Michele, su un'importante strada e linea ferroviaria (Venezia-Udlne), probabilmente centro d'origine romana, poi castello medievale e capoluogo di distretto. La sua importanza attuale è in rapporto con le bonifiche; il comune si estende su 53,9 kmq., di cui 10,9 sterili e 13,2 ancora incolti; gli abitanti erano 5035 nel 1881, 5437 nel 1901, 7206 nel 1921 e 8423 nel 1931; circa 4300 vivono a Latisana, 1500 a Latisanotta e gli altri in case sparse.
Il ponte di Latisana fu, negli ultimi tempi prima della guerra mondiale, protetto con opere di fortificazione facenti sistema con quelle al ponte di Codroipo e con altre opere costruite sul margine sud dell'anfiteatro morenico del Tagliamento. Nell'uno e nell'altro dei due passaggi sul fiume si erano costruite, a cominciare dal 1910, alcune batterie (5 a Latisana, 5 a Codroipo) armate con cannoni di medio calibro, e alcune con installazioni in cupole corazzate. Con la costruzione di questo complesso fortificato (ultimato nell'estate del 1914), lo Stato Maggiore italiano intendeva facilitare la manovra dell'esercito campale assicurando le porte di comunicazione cui facevano capo le arterie vitali del paese, allorché la radunata del grosso delle forze - in caso di guerra contro l'Austria - si prevedeva a occidente del Tagliamento. Nei primi mesi successivi all'entrata in guerra dell'Italia (maggio 1915), essendo mutate le basi del problema strategico, il comando supremo volle utilizzare altrove le artiglierie di quelle opere che si trovarono così disarmate al momento del ripiegamento dall'Isonzo al Piave (1917).
Storia. - Centro di origine romana sulla via Annia, nel sec. XII fu feudo dei conti di Gorizia, che ne riscuotevano la muta, ma preesistette certo con forme di autonomia che vennero salvaguardate, nel patto di vassallaggio con il conte Mainardo del 16 ottobre 1368, dalla creazione del gastaldo, che, dopo la conquista veneta del 1420, fu sostituito dal capitano, mentre i diritti feudali passavano dai conti di Gorizia in varî privati, fino ai Vendramin, nelle cui mani si trovavano all'avvento di Napoleone.
Latisana appartenne prima alla giurisdizione ecclesiastica del patriarcato di Aquileia, dal 1180 al patriarcato di Grado o di Venezia, dal 1818 alla diocesi di Udine. Numerosi documenti attestano la sua importanza commerciale, come scalo delle merci provenienti da Genova per Venezia, Trieste e la Romagna. Rivaleggiò con Concordia fino a che i fondali delle sue aeque lo permisero. A Latisana le galee di Ladislao di Durazzo imbarcarono l'antipapa Gregorio XII, e nelle sue acque manovrarono le navi veneziane durante la guerra del 1411-20. Decadde dal sec. XVIII, con il progressivo interramento del suo porto fluviale e il prosperare di Trieste.
Bibl.: N. Barozzi, Latisana e il suo distretto, Venezia 1858; V. Ioppi, Nuovo contributo alla storia di Latisana 1118-1412, Udine 1892; V. Tavani, Gastaldo, capitano e giudici dell'antica giurisdizione di Latisana, in Pagine friulane, 1890 e 1903; G. Cassi, Le vicende storiche di Latisana e del Basso Friuli dagli antichi Veneti alla terza guerra d'indipendenza, Cividale 1913.