LATERITE
. Questo nome, dato anticamente da Buchanan a una varietà di lehm argilloso usato in India per la fabbricazione di laterizî, è attualmente adoperato per indicare alcuni particolari prodotti di alterazione delle rocce eruttive e scistoso-cristalline proprie delle regioni tropicali, derivanti dalle specialissime condizioni climatiche di dette regioni nelle quali si ha un continuo alternarsi di periodi piovosi e umidi e di periodi di grande siccità. Mentre nei primi le rocce s'imbibiscono notevolmente di acqua, nei secondi invece quest'acqua si sposta gradatamente per capillarità dall'interno verso l'esterno. Si hanno in tali condizioni due distinte serie di fenomeni di alterazione, nella prima delle quali l'intensità non è sufficiente per eliminare del tutto i caratteri iniziali delle rocce, mentre invece nella seconda essa è tale che i prodotti che ne derivano non hanno più nulla di comune con le rocce originarie. Le lateriti infatti in questa seconda fase assumono l'aspetto di masse argillose, spesso ricche di concrezioni e di pisoliti. Il loro colore varia dal bianco-grigiastro al rosso-giallastro a seconda delle rocce da cui provengono: in quelle pisolitiche le pisoliti, colorate in rosso bruno, sono costituite da stilpnosiderite, varietà d'idrossido di ferro della formula 2Fe2O3•3H2O.
Partendo dai caratteri strutturali e dalle costituzioni mineralogiche dei diversi tipi di lateriti, Lacroix le divise in tre gruppi. 1. Lateriti a idrargillite (v.): sono caratterizzate dalla presenza della predetta specie (detta anche gibbsite) corrispondente a un idrossido di alluminio della formula Al(OH)3; provengono da rocce molto ricche in allumina e specialmente da sieniti nefeliniche, da gabbri e da graniti, hanno una struttura finemente cristallina derivante da un intreccio di laminette d'idrargillite formatasi a spese dei feldspati delle rocce; inoltre hanno quantità variabili di prodotti colloidali ferrici provenienti dagli altri minerali e quando non corrispondono a processi di alterazione troppo avanzati contengono ancora piccole quantità di argilla. Hanno tinte varie essendo molto chiare quelle provenienti da graniti e più o meno intensamente colorate in giallo-rossastro quelle provenienti da sieniti e da gabbri. 2. Lateriti ferruginose: hanno tinte più intense per la maggiore quantità di prodotti colloidali ferrici, talvolta anche parzialmente alluminici, dovuti al fatto che derivano da rocce peridotiche-feldspatiche ricche in minerali ferriferi; in esse l'idrargillite, sempre presente, è generalmente molto scarsa. 3. Lateriti caoliniche dette anche argille lateritiche: sono caratterizzate dalla presenza di grandi quantità di caolino; provengono da rocce scistose e prevalentemente da micascisti e per la loro struttura e costituzione si avvicinano assai alle argille. Esse corrispondono a fenomeni di alterazione meno avanzati essendo in esse l'allumina in parte ancora legata alla silice, allo stato d'idrosilicato. Esaminando complessivamente i caratteri delle lateriti si possono facilmente rintracciare le due distinte fasi progressive di alterazione. Nella prima le rocce subiscono un processo di alterazione che non differisce sensibilmente da quello di caolinizzazione e quindi il legame fra la silice e l'allumina si mantiene ancora integralmente o quasi. Nella seconda invece questo legame si rompe sotto l'azione più energica delle cause alteratrici, avendosi quindi la separazione della silice allo stato di quarzo o di silice colloidale e la formazione d'idrossidi colloidali di ferro e di allumina che in parte, per quanto riguarda questi ultimi, si trasformano poi in idrargillite.
L'alterazione lateritica dei feldspati (ortoclasio, albite, anortite, ecc.) presenta un grande interesse per la formazione del terreno agrario, come quella che nei paesi tropicali, con abbondanti precipitazioni atmosferiche, sostituisce l'alterazione argillosa, conducendo a una idrolisi più profonda con formazione di idrato di alluminio (laterite) e silice. Così, mentre i terreni dei climi temperati sono prevalentemente argillosi, quelli dei paesi tropicali sono prevalentemente lateritici.