ŁASKI (latinamente in un primo tempo "de Lassko", poi "a Lasco")
Famiglia polacca, appartenente al blasone Korab, fondatrice del luogo Łask nella Polonia centrale. È nota sin dal sec. XIV, quando Jan detto Radlica, educato a Montpellier, divenne vescovo di Cracovia e medico del re Luigi d'Angiò. Dopo Radlica i Ł. non ebbero rappresentanti illustri fino ai tempi dell'arcivescovo Jan (v. sotto) che fu il fondatore della grandezza della famiglia dei Ł. Suo fratello, Jarosław, palatino di Sieradz, ebbe tre figli: Jan (v.), Hieronim (v.) e Stanisław; questi (morto nel 1550) trascorse molti anni all'estero, specialmente alla corte di Francesco I re di Francia, e prese parte alla battaglia di Pavia (1525) dove fu fatto prigioniero insieme con il re. Nel 1528 partecipò alla spedizione francese a Napoli. Accompagnò inoltre il fratello Hieronim nelle sue missioni diplomatiche in Francia, Inghilterra, Ungheria e Turchia. Dopo il 1531 prese dimora stabile in Polonia, ove sposò la ricchissima Beata Odrowąż e divenne senatore. Maggiore notorietà raggiunse suo nipote Olbracht (Alberto), figlio di Hieronim, nato nel 1533 a Késmárk (Kežmarok) in Ungheria, morto nel 1597. Trascorse la giovinezza alla corte di Carlo V e di Ferdinando d'Austria. Avendo ereditato dal padre i grandi possedimenti di Késmárk, iniziò una politica propria e aiutò, nel 1561, il despota Basilico Heraklides a impadronirsi della Moldavia. Ma questa impresa lo rovinò; se ne riebbe tuttavia sposando la ricca vedova del principe Ostrogski, Beata. Si stabilì allora in Polonia, vi divenne voivoda di Sieradz e cominciò a elaborarvi progetti per una guerra contro i Turchi. Olbracht fu inoltre uno dei principali partigiani dell'elezione di Enrico III Valois al trono polacco. Dopo l'elezione di Stefano Báthory restò per un certo tempo fautore del partito degli Asburgo, ma poi si schierò dalla parte del re e nel 1583 gli fu affidata un'importante ambasceria in Inghilterra. Dopo la morte di Stefano Báthory accompagnò a Cracovia il nuovo re Sigismondo III.
Bibl.: W. Zakrewski, Rodzina Łaskich (La famiglia L.), in Ateneum, 1883; F. Caro, Aus den Tagen d. Königin Elisabeth, in Zeitsch. f. Kulturgesch., 1894.