LASIMOS (Λάσιμος)
Ceramografo àpulo, noto unicamente attraverso un vaso firmato databile circa la metà del IV sec. a. C. Si tratta di uno di quei grandiosi crateri a volute con molteplici zone figurate interpenetrantisi. Su una delle facce è figurato il mito abbastanza raro della morte di Archemoros tra una folla di personaggi necessarî e accessorî. Il linguaggio artistico è piuttosto comune e sinora non sono stati assegnati altri vasi a questo artista, che pure è l'unico di cui sia noto il nome nella ceramica àpula.
Bibl.: J. C. Hoppin, Black-fig., p. 448; A. Rumpf, in Handbuch, V, i, Monaco 1954, p. 139.